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Tag: bandi per coprogettazione

Piano di inclusione sociale cittadino – Riapertura dei termini Area 5 “Azioni e interventi di rete per l’inclusione sociale dei cittadini in condizione di marginalità estrema” a fronte dell’emergenza epidemiologica in atto

La Città di Torino ha riaperto la finestra per la presentazione delle proposte progettuali nell’ambito dell’Area 5 “Azioni e interventi di rete per l’inclusione sociale dei cittadini in condizione di marginalità estrema del Piano di Inclusione Sociale, a fronte del riacuirsi della fase di emergenza epidemiologica, al fine di sostenere la disponibilità di ulteriori collaborazioni e azioni specifiche dedicate al sostegno alla popolazione più fragile, prevedendo la riapertura della scadenza afferente l’Area 5, in via continuativa fino al 30 novembre 2020con sedute intermedie della Commissione di valutazione atte ad esaminare le istanze che via via perverranno.

Inoltre in riferimento all’Area 4 del Piano Inclusione “Reti territoriali per l’abitare, abitare sociale e accoglienza solidale”, si richiama la necessità urgente di poter disporre di ulteriori posti di accoglienza, sia per genitore con minori sia per nuclei. Tale disponibilità di posti di accoglienza potrà essere anche relativa a soluzioni temporanee di emergenza, che consentano sia la successiva ricollocazione ordinaria sia la gestione di periodi di isolamento.

Le proposte progettuali potranno essere presentate, corredate di istanza di partecipazione, a mano o tramite posta presso la sede della Divisione Servizi Sociali, Socio Sanitari, Abitativi e Lavoro – Via Ignazio Giulio n. 22, primo piano, ufficio protocollo n.39, oppure via PEC all’indirizzo servizi.sociali@cert.comune.torino.it.

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Richieste di partenariato nell’ambito del bando regionale per il finanziamento di progetti di rilevanza locale promossi da organismi del Terzo Settore

La Regione Piemonte ha pubblicato il bando per il sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da soggetti del Terzo Settore che prevede, all’art. 6, specifici punteggi aggiuntivi per la durata del legame con il territorio di sperimentazione, per le collaborazioni in essere con Enti pubblici (compresi gli Enti locali) e per il legame sinergico con gli Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali per azioni messe in campo a seguito della strategia regionale WE.CA.RE.
La Città di Torino, per poter procedere al riconoscimento del partenariato nell’ambito di progettualità rientranti in una delle aree di intervento previste dal bando regionale necessita di poter procedere all’esame delle proposte progettuali presentate dai soggetti proponenti. Le progettualità presentate saranno valutate in relazione alle priorità cittadine nelle materie di competenza della Divisione Servizi Sociali, Socio sanitari, Abitativi e Lavoro, alle sinergie in essere nell’ambito delle coprogettazioni in atto (in particolare si richiamano gli ambiti di intervento
previsti dal Piano Inclusione Sociale cittadino), nonché alle connessioni e complementarietà con la progettazione condotta dalla città di Torino in qualità di capofila nell’ambito della strategia
regionale WE.CA.RE.

A fronte di specifica istanza e sulla base dei lavori della Commissione, la Città potrà riconoscere una quota di cofinanziamento nell’ambito del budget complessivo di progetto, a integrazione della quota di cofinanziamento obbligatoria a carico degli enti proponenti (pari al 10% o al 20%, in base all’entità della richiesta di finanziamento, come previsto dal bando regionale).

Le proposte progettuali dovranno pervenire entro il giorno 23 novembre 2020 tramite PEC all’indirizzo servizi.sociali@cert.comune.torino.it o tramite e-mail all’indirizzo salute@comune.torino.it.

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Coprogettazione di attività e interventi inclusivi di promozione della salute, prevenzione primaria e secondaria con adolescenti, giovani e giovani adulti

L’istruttoria pubblica di coprogettazione ha per oggetto la definizione progettuale di iniziative, interventi e attività articolate, da realizzare in termini di partnership tra il partner pubblico e i soggetti del privato sociale, con la messa in comune di risorse o con l’azione di ricerca di ulteriori risorse aggiuntive derivanti da differenti canali di finanziamento (es. partecipazione a bandi regionali, europei, ecc.). Gli interventi si inseriscono nell’ambito del progetto Aria, attivo dal 2012 e divenuto polo di riferimento e sostegno dedicato a adolescenti e giovani con età compresa tra i 14 e i 21 anni, orientato al supporto e all’accompagnamento dei ragazzi nei loro percorsi di crescita, promuovendo metodologie per lo sviluppo dell’autodeterminazione e del protagonismo, l’auto mutuo aiuto, la peer education. Le attività previste saranno sviluppate in raccordo con il partenariato già attivo – Acmos A.p.s. e Federazione Malattie Rare Infantili Onlus – e saranno oggetto di Accordo di Collaborazione, che avrà durata fino al 31 gennaio 2022.

Verranno valutate e accolte le proposte progettuali che contengano azioni di accompagnamento allo sviluppo della consapevolezza di sé e dell’autostima attraverso percorsi di ascolto individuali o di gruppo, per facilitare la ricomposizione di possibili problematiche relazionali connesse ai contesti di vita familiare, scolastica, sociale, rafforzando quindi la capacità di gestirle, viverle e superarle.

Si rileva come aspetto qualificante per lo sviluppo e l’implementazione delle azioni previste l’attenzione alla sensibilizzazione della comunità, favorendo processi di partecipazione attraverso un’attività di comunicazione, anche per coinvolgere la comunità locale, privati cittadini, esercizi commerciali e imprese, mobilitando sostegni aggiuntivi per lo specifico ambito di intervento previsto.

Nello specifico i contenuti del percorso di coprogettazione sono aggregati in tre macro aree di intervento:

  1. Accoglienza, ascolto e orientamento
  2. Percorsi di sostegno e orientamento
  3. Sviluppo di reti e progetti di comunità

Sono ammessi a partecipare tutti gli Enti del Terzo Settore così come definiti dall’art. 4 del Codice del Terzo settore  ossia le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di
finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Le proposte progettuali, corredate degli allegati richiesti, dovranno pervenire esclusivamente tramite mail PEC all’indirizzo servizi.sociali@cert.comune.torino.it, entro le ore 24.00 del 27 novembre 2020.

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Co-progettazione di interventi a favore di beneficiari provenienti da istituti penitenziari

La Regione Piemonte intende selezionare soggetti del terzo settore che intendano proporre la propria migliore proposta progettuale, sia in termini tecnici e qualitativi, al fine di co-progettare l’intervento a favore dei beneficiari provenienti dagli istituti penitenziari aventi sede sul territorio del Comune di Torino, approvato e finanziato dal Programma di  Cassa delle Ammende per fronteggiare l’emergenza epidemiologia da Covid 19.

Possono partecipare:

  • le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le imprese sociali, e le cooperative sociali, iscritte da almeno un anno alla data di scadenza del presente avviso ai Registri Regionali di riferimento, che abbiano maturato un’esperienza nell’ambito delle attività di cui al presente Avviso di almeno due anni
  • agli Enti riconosciuti delle confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato Patti, Accordi o Intese e che abbiano altresì maturato un’esperienza nell’ambito delle attività di cui al presente Avviso di almeno due anni.

E’ ammessa la partecipazione in forma singola o in forma associata mediante raggruppamenti temporanei di scopo (ATS) costituendi o costituiti. I requisiti indicati devono essere posseduti dal capofila (in caso di raggruppamento) in quanto solo il capofila diventerà partner della Regione. I partner dell’ATS devono comunque essere Enti del Terzo Settore. I soggetti singoli o l’ATS nel suo complesso dovranno avere almeno una sede operativa sul territorio del Comune di Torino / Città metropolitana di Torino. 

L’area territoriale di intervento nella quale si dovranno svolgere le attività corrisponde al Comune di Torino, sede dell’Istituto Penitenziario Lorusso Cotugno e dell’Istituto Penale per minorenni del Piemonte Ferrante Aporti. I destinatari degli interventi sono adulti e giovani adulti, sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale, che abbiano compiuto il 18°anno di età, anche se il reato è stato commesso nella minore età, privi di risorse  economiche, alloggiative, lavorative.

I progetti devono essere riferiti alle seguenti azioni:

  • collocazione in unità abitative indipendenti o di accoglienza in ambito comunitario, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia;
  • presa in carico della persona con interventi di inclusione sociale, da sviluppare secondo un approccio integrato in stretta collaborazione con le articolazioni competenti dell’Amministrazione penitenziaria, dell’Esecuzione penale esterna e della Giustizia Minorile;
  • interventi di sostegno economico e sociale per i destinatari degli interventi, con particolare riferimento alle detenute con prole minore di età: aiuto per il soddisfacimento dei bisogni primari; supporto per la fruizione dei diritti di cittadinanza, accompagnamento al reinserimento sociale da elaborare ed attuare in collaborazione con i Servizi sociali territoriali.

Le risorse destinate al finanziamento delle attività progettuali definite in fase di co-progettazione sono pari a complessivi 64.800 euro. La valutazione dei costi delle attività potrà prevedere un cofinanziamento da parte del candidato, valutato sulla messa a disposizione di beni immobili, attrezzature/strumentazioni, automezzi, risorse umane, capacità del soggetto candidato di reperire contributi e/o finanziamenti da parte di enti non pubblici nonchè costo di coordinamento ed organizzazione delle attività.

La proposta di partecipazione (corredata dagli allegati richiesti dal bando) dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12 del giorno 24 luglio 2020 all’indirizzo PEC famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it

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Raccolta di proposte per una Torino antirazzista

Ai sensi dell’art. 11 del Regolamento n. 391, la  Città di Torino intende raccogliere proposte finalizzate alla co-progettazione per la definizione di un Patto di Collaborazione inerente la cura e la gestione del patrimonio cittadino di conoscenze, azioni, buone pratiche antirazziste da parte tutte le persone, singole, associate o comunque riunite in formazioni sociali, anche informali, attive sul tema e portatrici di esperienze pregresse. In particolare, obiettivi del Patto saranno:

  • Consolidare, valorizzare, promuovere, estendere tale patrimonio cittadino di conoscenze, culture, azioni, buone pratiche antirazziste
  • Coordinare gli sforzi dell’Amministrazione comunale e dei soggetti firmatari in materia di antirazzismo, ognuno nel rispetto delle proprie prerogative e funzioni
  • Individuare le priorità su cui lavorare e su cui investire le risorse messe a disposizione dai soggetti coinvolti
  • Verificare lo stato d’attuazione delle politiche pubbliche e l’efficacia delle azioni dei vari soggetti nel contrasto al razzismo e alle discriminazioni su base etnica, culturale, religiosa.

Le proposte di collaborazione dovranno essere presentate con riferimento a uno dei tre diversi ambiti di azione di seguito delineati:

  • L’aumento della conoscenza e della sensibilità al tema
  • La costruzione di spazi per il dialogo facilitato e lo scambio di pratiche fra soggetti diversi
  • La costruzione di strumenti per favorire l’emersione del fenomeno razzista ed il contrasto ad esso.

Tali proposte dovranno indicare uno o più bisogni nell’ambito dell’antirazzismo riconosciuti come prioritari dal soggetto proponente e misure dotate di validità generale per affrontare tali bisogni che prevedano uno sforzo congiunto di più soggetti. Si evidenzia che non verranno esaminate richieste di finanziamento o cofinanziamento, contributo, crowfunding, acquisto o donazioni.

Le proposte di collaborazione dovranno essere inviate via mail, in formato pdf, all’indirizzo diritti@comune.torino.it entro martedì 23 giugno 2020.

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Nuova finestra di co-progettazione Piano Inclusione Sociale della Città di Torino

La Città di Torino ha disposto la sospensione, a fronte dell’emergenza sanitaria in atto, della scadenza del 15 maggio per la presentazione di nuove proposte progettuali per le aree 2 – Reti di sostegno di comunità e di accompagnamento all’inclusione sociale e 3 – Reti di acquisto solidale per persone e nuclei in condizioni di grave disagio abitativo, e confermato l’apertura della finestra per la presentazione di nuove istanze progettuali relativamente all’Area 4 Reti territoriali per l’abitare, l’abitare solidale e l’accoglienza solidale, prevedendo i seguenti specifici ambiti per ulteriori sviluppi progettuali:

Ambito A: PROGETTO “STARCI – Sostegno Traguardo Autonomia: Resilienza, Casa e Impiego” mirato ad arginare i fenomeni di grave esclusione e isolamento sociale, abitativo e sanitario dei cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti sul territorio, organizzato su 3 linee di attività:

  • Linea 1, prevenzione e contrasto del disagio abitativo;
  • Linea 2, supporto all’autonomia lavorativa;
  • Linea 3, potenziamento delle reti di governance territoriale

Nello specifico, i destinatari delle attività progettuali individuate includono persone appartenenti a categorie particolarmente vulnerabili quali ex minori stranieri non accompagnati (ex-MSNA o neo maggiorenni), donne in stato di gravidanza, famiglie con minori, persone sole con minori a carico.

Ambito B: Proposte progettuali per le unita’ abitative in Corso Lecce, 64 e via Nicola Fabrizi, 55 volte all’ospitalità, orientamento, accompagnamento e sostegno a nuclei familiari di migranti in condizioni di grave emergenza sociale ed abitativa, prioritariamente donne sole con bambini, già beneficiarie di accoglienza SPRAR/SIPROIMI ancora necessitanti di un ulteriore periodo di inserimento in alloggio, per permettere il completamento in modo positivo e coerente del percorso di autonomia intrapreso.

Le proposte progettuali dovranno pervenire entro le ore 16:00 del giorno 1 giugno 2020 con la possibilità di consegna a mano presso l’ufficio protocollo n.39, primo piano, della sede di Via Ignazio Giulio n. 22 oppure via PEC all’indirizzo servizi.sociali@cert.comune.torino.it

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Raccolta di richieste di partenariato per la partecipazione al bando “A braccia aperte” per progetti a favore degli orfani vittime di femminicidio

La Regione Piemonte ha avviato una raccolta di manifestazioni di interesse a presentare richieste di partenariato nell’ambito di “A braccia aperte”, il settimo bando promosso da Impresa Sociale CON I BAMBINI. Si tratta di una iniziativa che si propone di sostenere interventi a favore degli orfani di vittime di crimini domestici e femminicidio, i cosiddetti “orfani speciali”.

Con questa iniziativa, Con i Bambini promuove interventi di presa in carico, formazione e inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani divenuti orfani a seguito di crimini domestici. Gli interventi sono destinati anche al sostegno delle famiglie affidatarie e dei caregiver e alla creazione o al potenziamento della rete degli attori che, a vario titolo, si occupano di loro.

Il bando stabilisce che possono presentare la candidatura i partenariati costituiti da almeno tre soggetti, che assumeranno un ruolo attivo nella co-progettazione e nella realizzazione dei progetti. Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione dell’iniziativa, deve essere un Ente del Terzo settore, essere stato costituito da almeno tre anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata ed avere maturato un’esperienza, di almeno 2 anni, in interventi con minori figli di vittime di crimini domestici. Possono appartenere al partenariato, oltre al mondo non profit e della scuola, anche quello delle istituzioni, dei sistemi di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e il mondo delle imprese.

Pertanto, la Regione Piemonte, in considerazione della significativa attività di promozione e sostegno in favore degli orfani di vittime di femminicidio e crimini domestici promossa in questi anni, intende acquisire manifestazioni di interesse da parte dei soggetti che intendano proporsi quali capofila di progetti da candidarsi al bando sopra richiamato, e non comporta alcun diritto a stabilire collaborazioni con la Regione Piemonte.

Le richieste di partenariato, complete di scheda di proposta progettuale, dovranno pervenire entro il 25 maggio 2020 esclusivamente tramite PEC al seguente indirizzo:
famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it
La Regione Piemonte comunicherà l’accettazione o meno della richiesta via PEC entro il 5 giugno 2020

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Avviso per la co-programmazione in relazione ai temi della coesione sociale e dei processi di inclusione e partecipazione – nuova proroga scadenza

Il Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali di Caluso (C.I.S.S-A.C.) intende attivare un “Tavolo di co-programmazione” finalizzato alla lettura condivisa e partecipata delle esigenze e dei bisogni della comunità di riferimento, in relazione al tema della coesione sociale e dei processi di inclusione e partecipazione.

Il procedimento di co-programmazione non si concluderà con l’affidamento di un servizio o di un’attività a fronte del riconoscimento di un corrispettivo oppure di un contributo, nè con la creazione di un partenariato. L’amministrazione non riconoscerà risorse ai partecipanti al tavolo.

Possono inoltrare la candidatura per la partecipazione al tavolo:

  • Società cooperative sociali e società cooperative sociali consortili iscritte all’Albo regionale
  • Associazioni di Promozione Sociale iscritte al registro regionale
  • Organizzazioni di Volontariato iscritte al registro regionale
  • Imprese Sociali iscritte nel registro delle Imprese
  • Soggetti diversi dagli ETS, in forma societaria e iscritti nella CCIAA come operatore attivo

I suddetti soggetti devono essere in possesso di un’esperienza o comunque un interesse qualificato rispetto al tema oggetto della procedura.

Gli interessati dovranno redigere la domanda sulla base del modello predisposto dall’Ente  che dovrà pervenire all’Ufficio protocollo del C.I.S.S.A.C entro le ore 12.00 del 17 luglio 2020 (scadenza nuovamente prorogata) a mezzo raccomandata A/R, tramite PEC all’indirizzo consorzio@pec.cissac.it oppure mediante agenzia di recapito autorizzata.

Per approfondire:

Link alla pagina web

 


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Coprogettazione inclusione sociale per le persone in misura alternativa senza fissa dimora

L’attività di coprogettazione avrà per oggetto gli interventi di supporto abitativo e di sostegno all’inclusione sociale di detenuti/e italiani/e e stranieri/ ammessi a misure alternative alla detenzione con pena da scontare e che non dispongano di un domicilio effettivo e idoneo. L’obiettivo è incrementare il numero di persone ammesse all’esecuzione della parte finale della pena presso il domicilio, al fine di tutelare la salute dei detenuti durante l’emergenza sanitaria data dall’epidemia di Covid-19.

Sono invitati a manifestare la disponibilità alla coprogettazione gli Enti del Terzo Settore e precisamente:

  • le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le imprese sociali, ivi comprese le cooperative sociali e le reti associative, iscritte da almeno un anno alla data di scadenza del presente avviso ai Registri Regionali di riferimento;
  • gli Enti riconosciuti delle confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato Patti Accordi o Intese;
  • gli Enti di patronato riconosciuti dalla legge.

Gli enti candidati, in forma singola o attraverso ATS, devono avere ciascuno almeno una sede nella Provincia o Area metropolitana per la quale la proposta è presentata.

Nell’ambito del budget complessivo, l’Ufficio Interdistrettuale corrisponderà alle proposte che saranno selezionate un contributo finanziario di € 20,00 giornalieri per ciascuna persona accolta per un periodo di sei mesi e, comunque, non oltre i diciotto mesi, nel limite della disponibilità finanziaria prevista per la presente iniziativa pari a euro 95.000,00.

Le proposte vanno presentate compilando l’apposito modulo e dovranno pervenire entro le ore 24 del 20 aprile 2020 esclusivamente all’indirizzo PEC prot.uepe.torino@giustiziacert.it.

La procedura di coprogettazione dovrà concludersi entro il 6 maggio con la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione e le attività di esecuzione della proposta progettuale dovranno essere avviate entro il 14 maggio 2020.

Per approfondire e scaricare la modulistica:

Link alla pagina dell’avviso


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Avviso di coprogettazione per le attività del Centro per le Relazioni e le Famiglie

Il  Centro per le Relazioni e le Famiglie, istituito dalla Città di Torino e sito in via Bruino 4, attivato con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria locale e in collegamento con le realtà pubbliche e private, aperto a tutte le cittadine e cittadini residenti a Torino, è un luogo di riferimento comunale, in cui è possibile reperire informazioni, avvalersi di interventi orientativi e consulenziali, fruire di percorsi individuali, di coppia e di gruppo, dedicati alle questioni connesse alle relazioni interpersonali e familiari .

Nel corso degli anni, le attività del Centro, per il quale nel 2020 ricorrerà il decimo anniversario dell’apertura, sono via via aumentate e hanno assunto delle connotazioni di maggior specificità, al fine di dare risposta alle situazioni familiari sempre più complesse e diversificate che si rivolgono al Centro stesso o ai servizi in un’ottica trasversale e integrata, in crescente raccordo e sinergia con i soggetti del terzo settore.

In continuità con quanto già realizzato in passato, la Città di Torino intende individuare nuove modalità operative da implementare a partire dal 2020 sul tema del sostegno, rinforzo e cura dei legami familiari e a tal fine intende avviare un percorso di coprogettazione per garantire la continuità degli interventi di sostegno alla genitorialità, con particolare riferimento alle situazioni di disagio connesse alla crisi del legame di coppia e alle difficoltà relazionali, attraverso lapresentazione di proposte progettuali da parte di enti e  organizzazioni ammissibili che prevedano modalità operative e gestionali coerenti sia con gli assetti organizzativi in essere sia con le tipologie e i volumi di attività svolti.

Le proposte dovranno riguardare le seguenti aree di attività:

  • Interventi di consulenza: educativa per genitori, familiari, insegnanti, affidatari diurni, giuridico/legale, attività di consunselling relazionale, etc.
  • Mediazione familiare, per ridurre gli effetti indesiderabili della loro conflittualità e ristabilire un dialogo finalizzato e un progetto di riorganizzazione efficace
    delle relazioni, con particolare attenzione al ruolo genitoriale che continua, a prescindere dalla separazione.
  • Interventi di prevenzione e sostegno: es percorsi psicosociali e psicoeducativi, gruppi per genitori separati e per genitori di famiglie ricostituite; gruppi di parola per figli di genitori separati, gruppi di auto mutuo aiuto, attività laboratoriali per genitori e figli, attività di formazione/informazione su tematiche specifiche (dipendenze da internet, bullismo, hikikomori, disturbi dell’alimentazione, etc), attività di ascolto, accoglienza e sensibilizzazione legate alle tematiche LGBT+ e migratorie, etc

Possono presentare proposte progettuali enti e organismi, con varia configurazione giuridica e attivi nella progettazione e nella realizzazione degli interventi, quali:

  • le organizzazioni di volontariato
  • le associazioni
  • gli enti di promozione sociale
  • le cooperative sociali e i loro consorzi
  • le fondazioni;
  • altri soggetti privati non a scopo di lucro secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 5, della legge n. 328/2000 e dell’art. 2 del D.P.C.M. 30/3/2001.

Sono ammesse proposte progettuali presentate da più soggetti costituiti in partnership con individuazione di un capofila. Ciascun soggetto proponente, che deve avere sede e/o svolgere la sua attività sul territorio comunale, può presentare una sola candidatura in qualità di singolo proponente, capofila o partner. Le organizzazioni proponenti, come singole o associate, possono presentare istanza per una o più delle aree di attività sopra descritte.

Per la realizzazione delle attività potrà essere riconosciuto un finanziamento presunto di 100.000 euro. Tali risorse potranno coprire al massimo 1’80% del costo complessivo delle proposte progettuali presentate, prevedendo pertanto un cofinanziamento degli enti proponenti non inferiore al 20%. L’Amministrazione potrà promuovere, in sede di coprogettazione, la costituzione di sinergie e collaborazioni tra le organizzazioni proponenti, al fine di armonizzare gli interventi e potenziarne l”efficacia, in un’ottica trasversale e inclusiva.

Le proposte progettuali, corredate dei documenti necessari, dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 18 febbraio 2020 all’Ufficio Protocollo di via Carlo Ignazio Giulio, 22.

Per approfondire:

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