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Certificazione unica 2020: proroga ufficiale al 31 marzo

Il secondo decreto legge Coronavirus prevede la proroga della scadenza della certificazione unica 2020 al prossimo 31 marzo 2020, ma non solo. Slittano anche le scadenze fiscali del modello 730 e della trasmissione dei dati relativi alle detrazioni fiscali.

 

Proroga certificazione unica 2020 lavoratori dipendenti al 31 marzo 2020: è la conseguenza delle misure approvate dal Governo con il secondo decreto legge sul Coronavirus.

La scadenza originaria per l’invio telematico delle certificazioni uniche di lavoratori dipendenti ed altri percipienti interessati dalla compilazione del modello 730 precompilato era fissata al prossimo lunedì 9 marzo 2020 (in realtà la scadenza naturale è il 7 marzo, che però cadendo di sabato avrebbe comunque fatto slittare automaticamente la scadenza al lunedì successivo).

Con la proroga, invece, la scadenza per l’invio telematico slitterà al prossimo martedì 31 marzo 2020, insieme a quella – già prevista – della consegna delle CU ai lavoratori dipendenti.

La conseguenza di questa misura è che slittano anche le seguenti scadenze fiscali:

  • avvio campagna modello 730 precompilato 2020, che non sarà disponibile in sola lettura dal 15 aprile, come previsto originariamente, ma solo dal prossimo 5 maggio;
  • invio dati per detrazioni fiscali (dati asilo nido, premi assicurativi, interessi passivi, ecc) che dal 29 febbraio passerà al prossimo 31 marzo. Tuttavia, dal 2021 era comunque previsto che tale scadenza passasse a regime al 16 marzo di ogni anno.

Fonte: https://www.informazionefiscale.it/certificazione-unica-2020-proroga-ufficiale-scadenza

2 aprile, giornata dell’autismo: messaggio del Presidente

Il 2 aprile è la Giornata Internazionale per la consapevolezza sull’autismo: troppe famiglie, oltre a dover fare i conti con una condizione molto complessa, devono affrontare anche le difficoltà che la società ha nel rapportarsi con le persone autistiche.

Avviso per la ricerca di fornitori: Scadenza venerdì 17 aprile 2020

Il presente avviso è pubblicato in ottemperanza del regolamento economale, in particolare per quanto concerne l’acquisto di beni e servizi superiori a € 15.000,00.

“Per l’acquisto di beni e servizi di importi superiori a € 15.000,00 si dovrà seguire la seguente procedura: pubblicazione sul sito internet del Centro Servizi VOL.TO per un periodo di tempo non inferiore ai 10 giorni per le richieste di preventivi, con possibilità per i fornitori interessati di inviare le proprie offerte, sia attraverso canali telematici che postali. In qualsiasi caso dovrà esserci una comparazione tra almeno tre preventivi.” (Estratto Reg. Economale).

 In considerazione della storicità della spesa, Vol.To ricerca fornitori per l’acquisizione dei seguenti servizi:

  • interventi impiantistici per miglioramento sale in via Giolitti 21  2° piano
  • interventi di climatizzazione spazi in via Giolitti 21 2° piano

 Per ulteriori dettagli si invitano i soggetti interessati a contattare il Centro Servizi al numero 011.8138711 o all’indirizzo mail centroservizi@volontariato.torino.it.

I preventivi di spesa dovranno essere trasmessi entro le ore 12.00 del giorno 17 aprile 2020.

Responsabile del procedimento: Dott. Stefano Meneghello – Direttore Vol.To

Bando Insieme andrà tutto bene di Compagnia di San Paolo

Dal 16 marzo è aperto un nuovo bando di Compagnia di San Paolo – “Insieme andrà tutto bene” – con il quale la Compagnia intende contribuire a ridurre in Piemonte e in Liguria i disagi sociali collegati alla diffusione del virus COVID-19 e alle restrizioni connesse con le misure per il contrasto e il contenimento del suo diffondersi.

La Fondazione è per cui pronta con un piano a supporto delle emergenze sociali, sanitarie ed educative per affrontare l’oggi, consolidare gli interventi di medio termine e pensare al futuro: 6 milioni di euro deliberati e 10,5 milioni di euro di liquidità per gli enti del territorio per contrastare gli effetti del COVID-19.

Gli obiettivi specifici del Bando sono promuovere attività, interventi di prossimità e azioni di supporto a favore di persone fragili, minori e famiglie in situazione di difficoltà nella fase emergenziale e sostenere reti di prossimità attivate sui territori e capaci di fornire risposte rapide ed efficaci alle specifiche esigenze delle fasce più deboli della popolazione durante la fase emergenziale.

Tra i soggetti ammissibili Enti del terzo settore ed enti religiosi che realizzano le proprie attività in Piemonte e/o in Liguria. Verranno inoltre considerate in via prioritaria proposte che prevedano la collaborazione tra diversi enti del terzo settore e tra enti del terzo settore ed istituzioni pubbliche.

Le richieste di contributo potranno essere riconducibili, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alle seguenti principali tipologie di intervento:

  • azioni volte all’individuazione delle persone fragili, con particolare attenzione alle persone a rischio in quanto in condizione di solitudine e/o sconosciuti a servizi pubblici e del terzo settore
  • contatto e supporto sociale e/o psicologico leggero attraverso azioni a distanza;
  • promozione di modalità di contatto e relazione tra persone sole e loro reti familiari e amicali, anche attraverso la comunicazione a distanza;
  • supporto alla prossimità e contrasto alla solitudine, realizzate primariamente a distanza;
  • fornitura/offerta e trasporto di beni di prima necessità in linea con quanto disposto dai competenti organi nazionali e regionali, avvalendosi, qualora possibile, delle risorse messe a disposizione dal Banco Alimentare e dal Banco Farmaceutico;
  • azioni di supporto alla genitorialità a distanza e interventi di accompagnamento a bambini, adolescenti e/o giovani in situazione di fragilità.

Il contributo massimo erogabile per ciascun progetto non potrà essere superiore a € 25.000. In considerazione della natura eccezionale del Bando, non sono richiesti cofinanziamenti ai soggetti proponenti le iniziative.

Per maggiori informazioni su modalità e scadenze per la presentazione delle domande è possibile consultare questa pagina.

Per approfondire ulteriormente, ecco il link alla pagina web dedicata al bando sul sito web della Fondazione, da cui è possibile scaricare il testo integrale del bando e il format per candidarsi.


Lo Sportello di progettazione sociale di Vol.To durante l’attuale periodo di contenimento dell’emergenza sanitaria è attivo e fornisce il proprio servizio di consulenza a distanza utilizzando gli strumenti a disposizione per comunicare e lavorare in remoto (via telefono, email, WhatsApp, Skype, Google Meet); il servizio è gratuito per gli ETS accreditati che possono richiedere la consulenza telematica utilizzando questo form e contattarci via mail all’indirizzo sociale@volontariato.torino.it

Enti non commerciali: pronti per i primi adempimenti fiscali?

Inizia un nuovo anno solare e ricominciano gli adempimenti fiscali. Per quanto riguarda gli Enti non commerciali, di seguito sono indicati alcuni adempimenti specifici: i primi due in scadenza entro il 28 febbraio, il terzo in scadenza il 7 marzo, il quarto in scadenza il 31 marzo ed il quinto in scadenza il 30 giugno. Quest’ultimo è stato volutamente evidenziato ora perché nel 2019 la scadenza era a febbraio ma per il 2020 vi è stata una modifica.

1) Trasmissione dati erogazioni liberali

Riferimenti normativi e di prassi

  • Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 gennaio 2018
  • Provvedimento n. 34431 del 9 febbraio 2018 Agenzia delle Entrate
  • D.Lgs. 21 novembre 2014 n. 175 “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata”
  • D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 “Codice del Terzo Settore”

Soggetti interessati dalla presente norma

  • Onlus
  • Associazioni di volontariato iscritte nei Registri regionali
  • Associazioni di promozione sociale iscritte nei Registri nazionali
  • Fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico di cui al D.Lgs. 42/2004
  • Fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate con DPCM

che ricevono erogazioni liberali tramite:

  • banca od uffici postale
  • altri strumenti di pagamento indicati dall’art. 23 D.Lgs. 9 luglio 1997 n. 241

Adempimenti

Se l’ente rientra tra i casi previsti deve comunicare:

  • telematicamente entro il 28 febbraio di ogni anno, attraverso un programma rilasciato dall’Agenzia Entrate direttamente o attraverso intermediari abilitati (commercialisti)
  • l’ammontare delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche a determinati soggetti, che costituiscono oneri detraibili o deducibili ai fini IRPEF,  complete dei dati identificativi dei soggetti eroganti.

Oggetto della comunicazione sono anche le erogazioni liberali restituite nell’anno precedente, con l’indicazione del soggetto a favore del quale è stata effettuata la restituzione e dell’anno nel quale è stata ricevuta l’erogazione rimborsata.

Sanzioni

E’ importante tuttavia evidenziare che l’adempimento in oggetto è stato introdotto in via sperimentale e facoltativa per le sole annualità 2017 2018 e 2019 ed è per questa ragione che le sanzioni non sono applicabili a meno che l’errore nella comunicazione dei dati non determini un’indebita fruizione di detrazioni o deduzioni nella dichiarazione precompilata. In tal caso la sanzione è pari a 100 euro per ogni comunicazione, con un massimo di 50mila euro – ai sensi dell’articolo 3 comma 5-bis, Dlgs 175/2014.


2) Obbligo di trasparenza e pubblicità Enti del Terzo Settore

Riferimenti normativi e di prassi

D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 articolo 14 comma 2

Soggetti interessati dalla presente norma

Sono interessate al provvedimento gli Enti del Terzo Settore con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate superiori a 100.000 euro annui.

Nelle more dell’attivazione del registro Unico Nazionale del terzo settore sono già considerati Enti c del Terzo settore: le ODV iscritte nei registro regionali; le APS iscritte nei registri regionali; le ONLUS.

Adempimenti

Devono pubblicare annualmente e tenere aggiornati nel proprio sito internet, o nel sito internet della rete associativa di cui fanno parte, gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.


3) Invio telematico Certificazione Unica

Riferimenti normativi e di prassi

Modello Certificazione Unica completo di istruzioni presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Soggetti interessati dalla presente norma

Sono interessate al provvedimento tutti gli enti che hanno pagato compensi (e operato delle eventuali ritenute di acconto fiscali e previdenziali) corrisposti a lavoratori dipendenti, professionisti e collaboratori occasionali nel corso del 2019.

Adempimenti

Se l’ente rientra tra i casi previsti deve

  • comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo di ogni anno  attraverso un programma rilasciato dall’Agenzia Entrate direttamente o attraverso intermediari abilitati (commercialisti) l’ammontare dei compensi (e delle eventuali ritenute di acconto fiscali e previdenziali) corrisposti
  • La Certificazione Unica, completa di ricevuta di avvenuta spedizione telematica, entro il 31 marzo deve essere consegnata al collaboratore affinché la utilizzi per redigere la propria dichiarazione dei redditi

Sanzioni

Ogni comunicazione inviata in ritardo od errata è soggetta ad una sanzione pari a 100 euro.


4) Adempimenti modello EAS

Riferimenti normativi e di prassi

  • Decreto Legge 30 gennaio 2018 n. 185
  • Risoluzione n. 125 del 6 dicembre 2010 Agenzia delle Entrate

Soggetti interessati dalla presente norma

Sono interessate al provvedimento tutti gli enti non commerciali associativi ad esclusione di:

  • Onlus
  • Associazioni di volontariato iscritte nei Registri regionali
  • Associazioni di promozione sociale iscritte nei Registri nazionali
  • Associazioni e società sportive iscritte al CONI che non svolgono attività commerciale (ossia prive di partita iva) e che ricevono denaro in qualsiasi forma, quote associative comprese.

Adempimenti

Se l’ente rientra tra i casi previsti deve comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo di ogni anno
attraverso un programma rilasciato dall’Agenzia Entrate direttamente o attraverso intermediari abilitati (commercialisti) le variazioni intervenute rispetto all’anno precedente (in questo caso quelle avvenute nel 2019 e differenti dal 2018).

La variazione non va presentata se, con riferimento alla modulistica, le variazioni si riferiscono ai punti 20, 21, 23, 24,  30, 31, 33 o se riguardano variazioni dei dati anagrafici dell’ente e/o del Presidente (se già comunicati all’Agenzia Entrate con apposita modulistica).

Sanzioni

La mancata presentazione del modello Eas (entro sessanta giorni dalla data di costituzione dell’ente) o la sua mancata comunicazione di variazione rende imponibili fiscalmente tutte le entrate dell’ente.


5) Obbligo di trasparenza e pubblicità

Riferimenti normativi e di prassi

  • Legge 4 agosto 2017 n. 124 articolo 1 commi 125-129
  • Circolare n. 2 Ministero del Lavoro 11 gennaio 2019

Soggetti interessati dalla presente norma

Sono interessate al provvedimento i seguenti Enti non profit:

  • Associazioni di protezione ambientale a carattere nazionale o presenti in almeno cinque Regioni
  • Associazioni di consumatori e utenti rappresentative a livello nazionale
  • Associazioni e Fondazioni
  • Onlus

che ricevono sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti o vantaggi economici di qualunque genere da

  • Soggetti della Pubblica Amministrazione o da essa controllati direttamente o indirettamente
  • Società a partecipazione pubblica e le loro partecipate
  • Enti pubblici economici e ordini professionali

Adempimenti

Se l’ente rientra tra i casi previsti,  in precedenza questo obbligo sorgeva a partire dal 28 febbraio di ogni anno. Ora, a seguito delle modifiche intervenute con il Decreto Crescita (art. 35 D.L. 34/2019), tale adempimento è da effettuarsi entro il 30 giugno di ogni anno successivo alla erogazione.

In tale caso l’ente deve pubblicare

  • sul proprio sito internet
  • sulla propria pagina Facebook
  • sul sito internet della rete associativa del quale l’Ente fa parte

quanto ricevuto sotto forma di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti o vantaggi economici di qualunque genere indicando

  • denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente
  • denominazione del soggetto erogante
  • somma incassata (per ogni singolo rapporto giuridico)
  • data di incasso causale (ossia il singolo rapporto giuridico che origina l’entrata)

La comunicazione va effettuata solo se

  • il valore di quanto ricevuto è complessivamente superiore a 10.000 euro ed è stato ricevuto entro l’anno (ossia in questo caso il 2019) indipendentemente dall’anno di riferimento
  • le erogazioni pubbliche non hanno natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria
  • non si tratti di agevolazioni fiscali.

Ancora alcune utili considerazioni:

  • se è stata ricevuta una risorsa strumentale, si deve comunicare il valore dichiarato dalla Pubblica Amministrazione che ha concesso il bene (ad esempio comodato di un bene od un servizio ricevuto)
  • quanto ricevuto a titolo di cinque per mille è da comunicare
  • le Cooperative sociali, pur essendo Onlus, non comunicano sul sito ma in Nota Integrativa contenuta nel Bilancio di esercizio

Sanzioni

In caso di violazione di tale obbligo, la sanzione è pari ad un minimo di euro 2.000 o, se superiore, all’1% della erogazione pubblica ricevuta. Se non si provvede nei novanta giorni successivi, la sanzione consiste nella integrale restituzione della erogazione pubblica ricevuta.

Rinviata “Just the Woman I Am”, corsa ed eventi di piazza a sostegno della ricerca universitaria

Foto piazza just the woman i am

Niente da fare: a causa del Coronavirus slitta anche la corsa rosa, la «Just The Woman I Am» che il Cus Torino aveva in programma per domenica 8 marzo. Una festa sportiva in onore delle donne, per raccogliere fondi a sostegno della ricerca universitaria contro il cancro.

Gli iscritti erano già 16 mila e gli organizzatori hanno provato fino all’ultimo a confermare l’appuntamento, poi stamattina la decisione: «Sarà posticipata, non cancellata – spiega il presidente Riccardo D’Elicio – puntiamo a recuperarla entro la chiusura delle scuole a giugno. Sono ancora convinto che si potesse fare, ma abbiamo visto intorno a noi troppa gente preoccupata».

La «Just The Woman I Am» nelle ultime edizioni aveva superato il record dei ventimila runners. È probabilmente la manifestazione sportiva con la più alta partecipazione in città. Il ricavato viene devoluto in beneficenza, a favore dei ricercatori di Università e Politecnico.

Prosegue il suo ideatore D’Elicio: «Ci credevamo ancora nonostante l’emergenza, perché non c’era un divieto esplicito: molti scienziati sembravano confortarci sul fatto che non fosse rischioso. E la politica ci chiedeva di dare un segnale di ritorno alla vita normale. Ci sarebbe piaciuto molto dare questo messaggio di ripresa. La psicosi però è più forte di quello che si pensava. Non possiamo andare avanti da soli. Dopo mesi di lavoro di decine di persone, siamo nella tristezza più totale. Ma non ci arrendiamo e ci riproveremo sperando che la paura non duri fino all’estate».

Quest’anno l’evento era organizzato su tre giorni, a partire da venerdì 6 marzo: era prevista la presenza di uno stand gestito dal Vol.To e dedicato alle associazioni che desideravano portare in piazza un’attività volta alla prevenzione per la salute da offrire gratuitamente alla cittadinanza (per esempio visite oculistiche, check-up dei nei, ecc): tutto rimandato a causa dell’emergenza sanitaria.

Fonte: www.lastampa.it

PNOP UP – Profit e no profit uniti per crescere

PNOP UP – PROFIT NO PROFIT UNITI PER CRESCERE (progetto di Anffas Onlus Torino e Caterina Soldi Planning&Events) è un nuovo modello operativo per creare sinergie concrete, efficaci fra profit e no profit ed essere, insieme, protagonisti del quarto settore. PNOP UP è un percorso snello dall’alto valore culturale e sociale, fatto di dialogo, formazione condivisa e progetti di responsabilità sociale, in ottica social business.

Il progetto coinvolgerà:

  • 20 enti NO PROFIT, tra cui associazioni con almeno 10 anni di attività e un minimo di 50 soci, cooperative con un fatturato minimo di 1 milione di euro, start up innovative a vocazione sociale (coinvolte da Anffas Onlus Torino);
  • 20 PROFIT, aziende di diverse dimensioni e settori.

Le candidature potranno avvenire direttamente compilando il form sul sito pnopup.it. La scadenza del 15 marzo per le candidature e la successiva calendarizzazione (era prevista una presentazione dedicata alle associazioni mercoledì 11 marzo) sono state sospese a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus: appena possibile, verranno fornite nuove informazioni in merito. 

PNOP UP prevede due fasi. Nel corso della fase 1, si terranno:

  • una conferenza stampa di lancio, un incontro congiunto rivolto a profit e no profit aderenti in cui presentare il valore del progetto, una visione d’insieme dell’importanza della responsabilità sociale e far emergere i rispettivi bisogni;
  • due incontri formativi rivolti ai no profit, a cura di formatori profit, per prepararli ad un linguaggio ed una logica più in linea con il mondo aziendale, che consenta loro un’interazione più efficace e la massima valorizzazione delle rispettive realtà sociali;
  • Tutti gli incontri della fase 1 si svolgeranno presso la sede dell’Agenzia Torino Castello, partner del progetto.

Questa fase verrà sostenuta da sponsor e partner del progetto, ma non richiederà una quota di partecipazione agli aderenti per consentire loro di focalizzare l’attenzione sull’importanza della fase 2, in cui per omogeneità di settore, no profit e profit verranno chiamati ad investire e collaborare per la nascita e lo sviluppo di progetti di responsabilità sociale su specifiche aree tematiche, mediati dalle competenze e dai servizi definiti da promotori, sponsor e partner nel corso della fase 1.

PNOP UP verrà comunicato attraverso:

  • la creazione di un sito in cui valorizzare concept e dinamiche progettuali, dando visibilità ai soggetti coinvolti;
  • in occasione di una conferenza stampa, a seguito dell’approvazione (in via di definizione) della partnership con Fondazione Specchio dei Tempi.

PNOP UP profit – no profit uniti per crescere: un modello operativo di valore con effetti concreti sulla comunità dall’impatto sociale ed economico.

Scarica la presentazione di PNOP UP 

CommonsHood: Blockchains for social good @ Torino

Quattro anni dopo il premio Capitale Europea dell’Innovazione (seconda dopo Amsterdam davanti a Milano e Parigi), Torino è finalista per il premio Europeo “EIC Horizon Prize ‘Blockchains for social good’”: compete con altri 22 candidati per uno dei 5 premi da 1 milione di Euro. Il progetto finalista si chiama ‘CommonsHood’, sviluppato dall’Università di Torino assieme ai cittadini dei patti di collaborazione nati dal regolamento beni comuni, nell’ambito del piano inclusione sociale, alla rete delle case del quartiere, all’Associazione Volontariato Torino – Vol.To, a istituzioni come ASCOM e VisitPiemonte, nonché alcune realtà della solidarietà ad Atene, in Grecia. L’obiettivo di CommonsHood è quello di offrire alla comunità una piattaforma Blockchain per sostenere l’economia locale: una piattaforma basata su una app che fa da portafoglio dove sono contenuti diversi tipi di ‘gettoni’.

“CommonsHood è una app portafoglio che non solo permette di scambiare i ‘gettoni’ (detti token) che vivono sulla Blockchain” – dice il Professor Guido Boella, coordinatore del progetto e Direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino – “ma anche permette a chiunque di creare nuovi tipi di questi gettoni. Questi gettoni digitali rappresentano strumenti finanziari locali, quali proposte di crowdfunding, strumenti di marketing come tessere prepagate, cashback, group buying, tessere punti e buoni sconto, ma anche monete complementari vere e proprie, o rappresentano certificati e ricevute digitali e ‘digital collectibles’. Non si tratta quindi di strumenti speculativi globali come il Bitcoin e altre ‘criptovalute’, ma di strumenti di inclusione finanziaria per sostenere la comunità e sono gestiti a livello locale. Vogliamo rendere più democratici questo tipo di strumenti mettendo tutti in grado di crearli. Questo si intende quando si parla della capacità della Blockchain di eliminare gli intermediari”.

“Il nostro obiettivo è lanciare una rivoluzione tecnologica paragonabile a quella prodotta dal Web 2.0” – dice Claudio Schifanella, ricercatore a capo del gruppo di lavoro del Dipartimento di Informatica – “che ha permesso a chiunque di pubblicare su Internet contenuti multimediali senza avere competenze tecniche. Analogamente, CommonsHood permette a tutti di creare token crittografici tramite una semplice app, senza sapere nulla della tecnologia Blockchain e senza avere competenze di programmazione, e usarli per i propri scopi. La app CommonsHood è integrata con il nostro social network civico locale FirstLife, basato su una mappa interattiva della città”.

Per “lanciare” la candidatura alla finale e mostrare che effettivamente il progetto CommonsHood è un bene comune del territorio (oltre ad essere open source), alla presenza di Sindaca, Vicesindaca, Assessore all’Innovazione e del Rettore dell’Università, Università di Torino e Comune con Torino Social Impact organizzano il 5 febbraio alle 8.30 a OpenIncet, il centro di Open Innovation della Città di Torino in Piazza Teresa Noce, 17, una mattina di presentazione e discussione su come la tecnologia Blockchain può avere un impatto sociale e come può innovare l’industria ICT sul territorio.

Verranno presentate le varie sperimentazioni di CommonsHood, a partire dalla distribuzione di quasi 400.000€ del progetto Reti di acquisto Solidale del Piano Inclusione Sociale a circa 1.000 famiglie e persone  in difficoltà usando la app come un “borsellino sociale”, e i vari progetti Europei e Regionali che hanno finanziato l’Università nello sviluppo di tecnologie Blockchain (Co-City, CO3, ge.CO, Blinc, Pinin e Tech4Milk), nonchè esperienze imprenditoriali sulla Blockchain e l’osservatorio di Torino Wireless sul tema.

Ci sarà la possibilità di sperimentare la “app portafoglio”, prima di tutto perché per entrare all’evento dopo essersi registrati online ci vorrà un apposito token sulla propria app portafoglio.

Sito web per la registrazione all’evento: http://bc4good.commonshood.eu

Sito del progetto CommonsHood http://www.commonshood.eu

PROGRAMMA
5 febbraio 2020
OpenIncet Piazza Teresa Noce, 17, 10155 Torino

  • 8:30 Registrazione

Saluti delle istituzioni

  • 8:45 Sindaca Chiara Appendino Comune di Torino
  • 8:50 Rettore Stefano Geuna Università di Torino
  • 9:55 Vicesindaco Sonia Schellino Comune di Torino
  • 9:00 Assessore Marco Pironti Comune di Torino
  • 9:05 Innovazione e impatto sociale Michele Osella e Fulvio Bersanetti Compagnia di San Paolo
  • 9:25 Il premio Blockchains for social good Marco Zappalorto Nesta Italia

Il progetto CommonsHood e i suoi utilizzi

  • 9:35 CommonsHood, una piattaforma per il territorio Guido Boella Università di Torino
  • 10:05 Il progetto Reti di acquisto Solidale del Piano Inclusione Sociale Ass. Sonia Schellino Comune di Torino
  • 10:25 I patti di collaborazione di Co-city: carte prepagate Claudio Schifanella Università di Torino
  • 10:35 ASCOM: strumenti di fidelizzazione del cliente per gli esercenti Carlo Alberto Carpignano ASCOM
  • 10:45 Vol.To: certificazione degli interventi dei Alessandro Prandi Vol. To
  • 11:55 VisitPiemonte: incentivi per i turisti Luisa Piazza VisitPiemonte
  • 11:05 Coffee break
  • 11:30 Exar Solutions: una moneta complementare B2B Angelo Perez Exar Solutions
  • 11:40 Confcoop: strumenti per il welfare aziendale Roberto Vogliolo Confcooperative
  • 11:50 Unito Green Office Egidio Dansero Università di Torino

I progetti su Blockchain all’Università di Torino

  • 12:00 Co-city, CO3 e ge.CO: commoning urbano e DLT4ALL Claudio Schifanella Università di Torino
  • 12:15 Blinc, PININ e Tech4Milk Serena Ambrosini Consoft Sistemi

Il mondo delle imprese e la blockchain

  • 12:25 Torino Wireless: osservatorio blockchain Barbara Pralio Torino Wireless
  • 12:35 CSI: blockchain per la PA Mario Pissardo CSI
  • 12:45 ETHTurin e uFarm Matteo Tambussi uFarm
  • 12:55 Blockchain: Applicazioni in ambito IoT industriale Giovanni Pulice CSP
  • 13:05 Conclusioni e dibattito
  • 13:30 Light lunch e networking

Rinviato a data da destinarsi il percorso formativo “Il senso di un’esperienza – Vivere con passione”

A causa dell’emergenza sanitaria in corso, è stato rinviato a data da destinarsi (l’incontro era inizialmente previsto martedì 3 marzo, poi era stato spostato al 10 marzo) il secondo appuntamento con il percorso formativo “Il senso di un’esperienza – Vivere con passione”, promosso dal CSV Vol.To  in collaborazione con l’associazione “Orizzonti di vita” e Uni.Vo.Ca. (Unione volontari culturali associati) con l’obiettivo di riscoprire e promuovere il ruolo del volontario come ricchezza sociale.

L’incontro – dal titolo “Conoscere se stessi. Punti di forza, aree di miglioramento” – si terrà appena possibile nella sede di Vol.To, in via Giolitti 21 a Torino.

Interverrà la dottoressa Maria Paola Tripoli, Presidente “Orizzonti di Vita Piemonte”, che si farà promotrice della proposta del comitato organizzatore “Giornata Volontario per un giorno”.

Formatrice sarà la dottoressa Alessandra Lancellotti, autrice del libro “Cambiamente”, psicoterapeuta, life e career coach, executive coach.

Il corso rientra negli incontri di formazione in collaborazione tra progetto “Dare dignità, un impegno, un percorso che continua” e progetto “Agorà del sapere”.

Per iscriversi è necessario compilare questo modulo online.

Scarica la locandina dell’evento

Vol.To iscritto all’Albo Nazionale degli Enti di Servizio Civile Universale

Il Centro Servizi per il Volontariato Vol.To è stato iscritto all’Albo Nazionale degli Enti di Servizio Civile Universale (Decreto 4/2020) con comunicazione del 9 gennaio 2020 da parte del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE – Il Decreto Legislativo 40/2017, nel contesto della Riforma del Terzo Settore, ha istituito il Servizio Civile Universale che prende il posto del precedente Servizio Civile Nazionale con alcune novità ma anche con forti continuità con la previgente disciplina. Il SCU – che “è finalizzato alla difesa non violenta e non armata della Patria ed alla pace tra i popoli” – si può svolgere, oltre che in Italia, anche all’estero, sia in paesi membri dell’Unione Europea che esterni ad essa, cosa già possibile col Servizio Civile Nazionale.

ENTE DI SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE – Soggetto pubblico o privato che presenta i programmi di intervento e ne curano la realizzazione; provvede alla selezione dei giovani, alla gestione amministrativa e alla formazione degli operatori volontari impegnati nel SCU; attua la formazione dei formatori; svolge le attività di comunicazione e quelle propedeutiche per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dagli operatori volontari durante lo svolgimento del servizio civile universale. Gli Enti di Servizio Civile Universale possono costituire reti con altri soggetti pubblici e privati e cooperano per l’efficiente gestione del servizio civile universale e la corretta realizzazione degli interventi.

 

VOL.TO ENTE DI SCU – I NUMERI

In particolare, Vol.To ha accreditato al SCU 140 sedi di 72 Enti (Odv, APS, Fondazioni, cooperative sociali, CSV, parrocchie), ovvero i soggetti che possono presentare progetti di SCU per l’anno 2021.

L’attività relativa al Servizio Civile ha avuto un’impennata tra l’anno 2016 e il 2017 con un incremento delle sedi di progetto pari al 545% in un anno e il conseguente aumento dei progetti gestiti da Vol.To nell’anno successivo, come indicato nelle tabelle seguenti.

  2016 2017 %
N° sedi di progetto 22 142 545%
N° Enti di accoglienza, di cui: 17 70 312%
gratuiti 17 50  
a pagamento 20  

 

  2017 2018 %
N° Progetti approvati 6 36 500%
N° Volontari in Servizio Civile 16 111 594%

Nel 2016 Vol.To ha accreditato 22 sedi di progetto di 17 Enti, che hanno portato (nel 2017) all’approvazione di 6 progetti per 16 Volontari. Nel 2017, come detto, il salto: 142 sedi di progetto (+ 545%) di 70 Enti (+312%), concretizzati in 36 progetti approvati nel 2018 (+ 500%) per 111 volontari (+ 594%). Dati confermati nel 2018 – 142 sedi di progetto di 70 Enti, 30 progetti approvati nel 2019 per 110 volontari – e anche nel 2019, con il passaggio a Servizio Civile Universale: come detto, sono state accreditate 140 sedi di 72 Enti, ovviamente non ci sono ancora dati sulla progettazione che sta iniziando in questi giorni.

VOL.TO ENTE DI SCU – LE FUNZIONI

L’accompagnamento alle organizzazioni che intendono accogliere i ragazzi in servizio civile prevede fondamentalmente tre step: accreditamento, progettazione e gestione Volontari in Servizio Civile.

Accreditamento:

  • Colloqui personalizzati con gli ETS per la verifica dei requisiti
  • Raccolta della documentazione obbligatoria richiesta dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale
  • Invio della documentazione via PEC e tramite la piattaforma online)

Progettazione:

  • Organizzazione di laboratori per la progettazione
  • Consulenze personalizzate per la realizzazione dei progetti
  • Attività di coordinamento per la definizione dei programmi che raggruppano le associazioni per ambito d’intervento
  • Verifica della documentazione obbligatoria
  • Invio dei progetti e degli allegati secondo quanto previsto dalla circolare (via PEC e tramite la piattaforma online)
  • Partecipazione di Vol.To ai tavoli di confronto con altri Enti titolari del Servizio Civile

Gestione Volontari in Servizio Civile:

  • Attività di promozione degli Enti per la ricerca dei candidati
  • Selezione dei candidati e invio delle graduatorie al Dipartimento
  • Raccolta e invio dei contratti e della documentazione per dare avvio al progetto
  • Formazione degli OLP
  • Erogazione delle 42 ore di formazione generale per i ragazzi e le ragazze in Servizio Civile (classi da 25 partecipanti)
  • Raccolta delle presenze mensili per l’autorizzazione dei pagamenti
  • Gestione delle criticità durante la realizzazione dei progetti (problematiche di giovani o degli OLP)
  • Attività di monitoraggio del corretto andamento dei progetti (visite e raccolta questionari)

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE

Martedì 21 gennaio alle ore 17 la sede del CSV Vol.To (via Giolitti 21 a Torino) ospiterà il primo laboratorio di progettazione per il Servizio Civile Universale, con il seguente programma:

  • Benvenuto del Presidente Vol.To Gerardo Gatto
  • Relazione di Maida Caria, responsabile SCU di Vol.To
  • Tavoli di lavoro tematici