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Un sentito grazie a tutti i volontari e gli enti protagonisti del Servizio Civile 2020

Il percorso di Servizio Civile di quest’anno rimarrà nella storia grazie a tutti i ragazzi che, in questo momento di forte crisi, non hanno smesso di dimostrare il loro senso di responsabilità e solidarietà nei confronti della collettività. Quando è arrivata la comunicazione relativa all’interruzione dei progetti di Servizio Civile su tutto il territorio nazionale, molti dei nostri volontari ci hanno scritto manifestando la volontà di mettersi a disposizione della comunità, per aiutare il nostro Paese a rialzarsi da questa emergenza.
Sono poche le occasioni in cui un giovane, oggi, può dimostrare il proprio valore. In questo senso il Servizio Civile rappresenta non solo una risorsa importante impiegata in attività utili per la collettività, ma la possibilità per un ragazzo di mettersi in gioco, crescere, imparare e dimostrare a sé stesso e agli altri il proprio potenziale. Questa situazione ha posto i nostri ragazzi davanti a una decisione molto difficile, ma hanno prontamente dimostrato di aver interiorizzato i valori del Servizio Civile ancora prima di avere la possibilità di acquisirli attraverso le attività dei loro progetti.
Sono 30 le sedi di Vol.To che ospitano gli 88 volontari di Servizio Civile coinvolti nei progetti e impegnati in diversi settori: dall’assistenza agli anziani ai servizi destinati alle persone in difficoltà, dalla promozione della cultura e dell’educazione alla difesa dell’ambiente e degli animali.
C’è chi non si è mai fermato, come il Comitato di Susa della Croce Rossa Italiana dove i ragazzi hanno continuato dall’inizio dell’emergenza a prestare servizio o come AUSER che prosegue con le azioni di assistenza destinate alle persone anziane e vede i ragazzi impegnati a mantenere il contatto con i propri utenti svolgendo consulenza e offrendo supporto in via telematica. Infine, non possiamo non citare il Banco Alimentare del Piemonte e l’Associazione Asili Notturni Umberto I che, ora più che mai, sono in prima linea per la distribuzione degli alimenti a chi si trova in difficoltà.
Oltre a chi continua a sostenere l’emergenza operando sul campo ci sono anche le Associazioni che hanno deciso di sfruttare comunque l’opportunità offerta dal Servizio Civile rimodulando le attività, da un lato per continuare a sostenere i propri utenti, e dall’altro per consentire ai ragazzi di svolgere il proprio lavoro da casa, in piena sicurezza e rispetto di tutte le norme previste. Sono 26 i progetti che stanno proseguendo da “remoto” con le attività di didattica a distanza delle associazioni Amici di Mais e Specialmente Tu, oppure di supporto psicologico ai giovani che stanno attraversando momenti di fragilità, come nel caso dell’associazione AREA G che attraverso i suoi canali Social crea contenuti video in cui danno consigli su come affrontare la quarantena.
Altri progetti, invece, sono stati totalmente reinventati per garantire la stessa efficacia e impatto sociale che avrebbero avuto nella loro forma originale: l’Associazione Sollievo di Leinì ha attivato uno sportello di ascolto telefonico “Cuori in ascolto” per dare supporto morale a chiunque ne avesse bisogno cercando di trasformare questo momento in un’opportunità per creare relazioni autentiche, coinvolgere tanti cuori e infondere in tutti un seme di speranza e forza condivisa; l’Associazione Volontariato Torino – Vol.To, il cui progetto prevedeva la sensibilizzazione degli adolescenti sui temi di discriminazione e intolleranza, appurando le forti problematiche emerse sui social legate alla discriminazione online, al cyberbullismo e all’hate speech e considerando l’elevato numero di ragazzi che in questa condizione passano la maggior parte delle loro giornate su internet, ha deciso di lanciare una campagna di informazione sulle piattaforme di Vol.To e vedrà le ragazze impegnate nella ricerca e realizzazione dei materiali da diffondere.
Purtroppo non tutti i progetti hanno la possibilità di proseguire con le attività previste, ma per venire incontro alle numerose richieste da parte degli operatori volontari, il Dipartimento ha deciso di dare l’opportunità di impiegare i ragazzi rimasti scoperti presso altre strutture che in questo momento sono impegnate nell’emergenza: siamo, così, riusciti a inserire 7 ragazzi presso la Croce Verde di Torino, 5 nelle attività della Croce Rossa Italiana – Comitato di Susa ed altri 2, dovrebbero inserirsi in un Emporio solidale della Caritas di Vercelli.
Mai come quest’anno si riscopre l’importanza dei volontari di servizio civile che difendono il nostro Paese nel modo più nobile: stando accanto a chi è in difficoltà.
Questo ci dimostra quanto, in realtà, i nostri giovani siano ricchi di potenzialità, di sensibilità e senso di responsabilità. Purtroppo non hanno mai avuto modo di esprimerlo. Viene quindi da chiedersi se non sia il caso di dare più opportunità a questi ragazzi, di far crescere l’iniziativa del Servizio Civile.
A tal proposito leggiamo con piacere l’appello, pubblicato su Avvenire, di accademici e intellettuali in merito ad un “Dialogo sul rilancio del Servizio Civile” a cui il Ministro Spadafora ha risposto dichiarando la volontà di proporre futuri investimenti che permetteranno di impiegare 50mila volontari all’anno.
Ha, inoltre, lanciato un potente messaggio sul ruolo dei giovani: “Il protagonismo delle ragazze dei ragazzi impegnati nel Servizio Civile sarà una formidabile leva per la ripartenza e il rilancio del nostro Paese, e renderà evidente la volontà dei giovani di rilanciare la società sui valori della solidarietà, della cura e dell’attenzione per il prossimo e per il territorio”.
Nella speranza che presto possano tornare a svolgere i propri progetti, ringraziamo tutti i volontari e gli enti protagonisti del Servizio Civile 2020.