Skip to main content

Terminata l’esercitazione “Albareta 2019” XI Campo Scuola di Protezione Civile: grazie Volontari!

“Imparare a convivere con i rischi del territorio”. È stato questo il concetto che i volontari e le numerose istituzioni han cercato di trasmettere a cittadini e studenti durante l’esercitazione “Albareta 2019” XI Campo Scuola di Protezione Civile tenutosi dal 15 al 19 maggio a Villar Focchiardo.
Circa 200 persone hanno visitato il campo base, oltre 300 gli studenti delle scuole dell’Istituto comprensivo di Sant’Antonino, coinvolti in un grande momento di incontro con i Volontari e con le istituzioni ed i Corpi dello Stato nella mattinata di venerdì 17 maggio, a cui si aggiungono i vari spettatori che, nonostante il brutto tempo, hanno assistito ad alcune delle attività in programma sul territorio.
Un’esercitazione dalle cifre imponenti sia per numero di uomini e mezzi impiegati sia per la presenza di tutte le componenti istituzionali del sistema di Protezione Civile: dalla Città di Villar Focchiardo alla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino alla Prefettura, dalla Questura di Torino all’Arma dei Carabinieri, dal Settore Attività in Emergenza della Croce Rossa Italiana della Città Metropolitana di Torino al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, sotto la cui egida da ben nove edizioni si svolge il campo scuola che, con il Dirigente del Servizio Volontariato, dott. Massimo La Pietra, ha seguito la parte formativa.
Per cinque giorni oltre 260 Volontari delle Associazioni: Aib Villar Focchiardo, le delegazioni COM di Moncalieri e COM Val di Susa dell’Associazione Fuoristradistica Piemontese, le Squadre Volontari AIB di  Bussoleno, S. Antonino e Vaie, BIOS Volvera, Nucleo Sommozzatori “Lorenzo Cravanzola” Protezione Civile Torino, Pro. CiVi.Co.S. Torino, SOS Montagna di Rivoli, Croce Verde None ed il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile Torino, 1^ Nucleo Protezione Civile Ass.ne Nazionale Polizia di Stato Ivrea, nonché 60 unità delle istituzioni coinvolte, hanno alternato momenti di approfondimento teorico alle esercitazioni in rete tra le varie associazioni ed istituzioni impiegando 3 sale operative mobili, 10 mezzi antincendio, 4 ambulanze, 29 fuoristrada, 11 rimorchi, 10 autoveicoli, 10 autocarri, 1 gommone, 1 barca, 6 mezzi di soccorso, 1 pala meccanica, 2 macchine operatrici, 8 generatori, 4 torri faro, 3 torri faro carrellate, 3 tensostrutture per collettività, 3 tende pneumatiche ed altre attrezzature speciali. A questi si aggiungono i mezzi, le attrezzature e le risorse umane del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Città Metropolitana di Torino, del Comune di Vilar Focchiardo, Polizia Locale, Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
Il campo scuola si conferma dunque un appuntamento per accrescere la sinergia tra le diverse componenti del Sistema di Protezione Civile, sia quella istituzionale sia quella del volontariato, che vede protagonisti tutti gli attori coinvolti fin dalle prime battute della pianificazione, durata circa un semestre.
Per questo le diverse specialità della Protezione Civile (dai sommozzatori alla cucina, dalla logistica al soccorso sanitario, dai fuoristradisti alla segreteria di campo, dalle unità cinofile agli antincendi boschivi) hanno operato insieme in scenari realistici, condividendo l’azione con i Corpi dello Stato approfondendo metodi e conoscenza dell’equipaggiamento con tecnici e dirigenti della Città Metropolitana, della Prefettura, della Regione Piemonte e del Dipartimento della Protezione Civile.
Per Silvio Magliano, consigliere del Centro Servizi Vol.To «sono tre le parole che mi vengono subito in mente pensando al Campo Scuola di Protezione Civile. La prima è “gratitudine” nei confronti dei Volontari per questa opera di educazione permanente sui rischi del territorio. La seconda ”grandezza” per il fatto che, sottraendo tempo ed energie alle famiglie e alle persone care, i Volontari fanno qualcosa di gratuito: una vera rarità nella società di oggi. E infine “orgoglio” per quello che in undici anni di Campo Scuola, partendo da zero, siamo riusciti a costruire. Una cosa grande patrimonio di tutti noi, dei cittadini, delle istituzioni e delle forze dello Stato che ogni anni prendono parte a questa esercitazione».
«Ogni anno, durante gli episodi calamitosi che colpiscono la nostra magnifica e fragile Italia, si verificano decine di vittime» commenta Stefano Lergo, Vice Presidente e coordinatore della Commissione protezione civile del Centro Servizi Vol.To: «Molti non sanno che in Italia le vittime di maltempo avvengono sempre con le medesime modalità e prioritariamente in quelle definite “micro calamità” che, complici i mutamenti climatici, colpiscono sempre più frequentemente i territori delle nostre comunità. Si muore perché non c’è la percezione del pericolo, perché manca la cultura di protezione civile e non si è abituati a convivere con i rischi del territorio. Sempre in modi molto simili, negli scantinati e nei sottopassi allagati, sui ponti dei torrenti in piena, improvvisando guadi impossibili, travolti da detriti trasportati dalle piene torrentizie. Perché il livello di allerta è minore rispetto alle calamità più estese. Tuttavia molto resta da fare per diffondere la cultura di Protezione Civile ed è proprio attraverso eventi come il Campo Scuola, sia durante gli incontri con la cittadinanza che con gli studenti, che si può migliorare questo sistema. Perché la Protezione Civile è tale quando ogni persona è prima di tutto un cittadino informato e consapevole in grado di mantenere condotte idonee al superamento delle calamità».
In quest’ottica gli approfondimenti sulle tematiche di settore trattate dai predetti Enti, presso l’area formativa del campo base, sono stati aperti al pubblico e tutti i giorni è stata visitabile un’area espositiva in cui i volontari hanno illustrato le attività delle singole specialità fornendo informazioni su come diventare volontario di protezione civile.
L’edizione “Albareta 2019” del Campo Scuola è stata quindi l’occasione per rinsaldare le pratiche e la solidità della macchina dei soccorsi e rinforzare la sinergia costruita in tanti anni in cui il Volontariato specializzato è diventato una componente primaria durante questi eventi drammatici. Le ultime tre giornate di pioggia insistente ed il clima insolitamente freddo per il periodo hanno costretto gli organizzatori a modificare il programma, eliminando l’esercitazione di antincendio boschivo, sostituita da una simulazione di emergenza idrogeologica con frane, feriti e popolazione da evacuare.
La mensa da campo, per tutta la durata dell’esercitazione, ha garantito circa 1400 pasti per i volontari e per le istituzioni intervenute; anche per l’XI edizione aziende private hanno donato derrate alimentari o fondi per concorrere nella realizzazione del campo scuola, un esempio di collaborazione ad ampio raggio in ambito sociale.
Oltre alle esercitazioni pratiche sono stati condotti numerosi approfondimenti sulle tematiche di settore.
Il Dott. Franco De Giglio e l’Ing. Erika Ceriana Mayneri, della Regione Piemonte, hanno affrontato il tema del rischio sismico nel comune ospitante, uno dei più elevati in Piemonte, illustrando il Sistema Erikus elaborato da Regione, Arpa e Dipartimento della Protezione Civile, per le attività tecniche di verifica di agibilità, censimento danni e conseguenti attività di ripristino, già utilizzato nei recenti terremoti di Accumuli, Ischia e Catania.
Felice Favero del Servizio Protezione Civile della Città Metropolitana di Torino ha condotto l’approfondimento sul mantenimento della Funzione Amministrativa durante le emergenze. Proprio la Città Metropolitana ha effettuato un’esercitazione all’interno di Albareta 2019, così come realmente avvenuto per sisma in Emilia e in Centro Italia, provvedendo al ripristino di linee telefoniche, internet e fax, per garantire agli uffici del comune ospitante di riprendere l’operatività fin dalle prime ore della simulazione.
“Comunicare il rischio e il rischio di non comunicare” è il suggestivo argomento affrontato dal Direttore Sanitario Roberto Raffaele Pepe, del Centro Operativo Emergenze Nord Ovest della Croce Rossa Italiana di Settimo Torinese, il quale ha ribadito che «durante l’emergenza è necessario che tutte le parti coinvolte parlino la stessa lingua».
Un ulteriore elemento di crescita del bagaglio professionale veniva dalla formazione condotta dal Dott. Angelo Martini della Prefettura di Torino, e dal Commissario della Polizia di Stato Paola Fuggetta, sulle modalità e sugli aspetti giuridici connessi all’attivazione del Piano Provinciale di ricerca Persone scomparse entrato in vigore all’inizio del 2014 ed attivato una volta soltanto proprio dalla Questura di Torino. Ecco quindi che il Campo Scuola è si è trasformato in un’occasione per diffondere le modalità di attivazione ai volontari ma anche alle stesse forze dell’ordine che, aldilà degli aspetti giuridici e procedurali trattati in un apposito momento formativo a loro riservato, han potuto vedere cosa avviene sul campo dopo che viene dato il via alla ricerca di uno scomparso. Altro elemento di novità è stata la lezione condotta dal Maresciallo Giovanni Barberis del Soccorso Alpino Carabinieri della Compagnia di Susa, relativa al coordinamento tecnico delle squadre di battitori impiegati nella ricerca, mentre la parte di coordinamento delle unità cinofile è stata illustrata da Franco Muccione, Presidente del Nucleo Protezione Civile ANPS di Ivrea, a testimonianza di come il campo scuola offra l’opportunità di confronto tra professionisti e volontari accomunati dall’operare nella medesima tipologia di soccorritore.
Nella lezione tenuta dal Dott. Massimo La Pietra, unitamente alla Dottoressa Sandra Beltramo, Dirigente del Settore Protezione Civile e Sistema AIB della Regione Piemonte, sono stati affrontati vari argomenti specifici per l’impiego del volontariato nelle manifestazioni pubbliche, alla luce delle direttive nazionali e regionali degli ultimi 18 mesi, ha concluso il ciclo di formazione teorica. Una grande occasione per i Volontari potersi confrontare con chi ha redatto il nuovo codice della Protezione Civile entrato in vigore nel gennaio 2018.
L’esercitazione prendeva il via prima dell’alba di mercoledì 15 maggio, con la neve a poco più di mille metri di quota e le condizioni meteo avverse che lasciavano presagire un’edizione più provante ma allo stesso tempo avvincente per i volontari. L’arrivo della colonna mobile che, scortata dalle forze dell’ordine, raggiungeva il centro polivalente di Villar Focchiardo accolta dal Sindaco Emilio Stefano Chiaberto, il quale, dopo aver aperto il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, ha ufficialmente dato il via all’ XI edizione del Campo Scuola della Protezione Civile – Albareta 2019. Al sorgere del sole oltre 120 volontari erano già al lavoro nel Campo Base per allestire la tendopoli, le tensostrutture e la mensa da campo, operazioni proseguite per tutto il primo giorno, intervallate dalla formazione sulla logistica e sul lavoro in rete tra diverse specialità, ad opera del Dott. Paolo Barletta, Raffaele Mundi e Mario Bertini del Servizio Emergenze della Croce Rossa di Torino.
Giovedì è stata la volta delle dimostrazioni dedicate all’autosicurezza in ambito fluviale – uso di funi, nodi e sistemi di ritenuta condotte dai sommozzatori e sull’utilizzo di mezzi fuori strada e dei verricelli nelle attività di Protezione Civile – a cura dell’ A.F.P., nonché  sull’impiego dei sistemi di pompaggio e prosciugamento in caso di intervento sugli scenari alluvionati, coordinato dagli AIB di Sant’Antonino.
Venerdì mattina, nonostante la pioggia battente circa 300 studenti dell’Istituto Comprensivo di Sant’Antonino, coinvolti in un grande momento di incontro con i Volontari presso Centro polivalente e la tendopoli, hanno partecipato ai workshop. Tante le attività proposte: esposizione di mezzi, attrezzature, unità cinofile, momenti d’approfondimento e dimostrazioni curate da ogni specialità. Una mattinata di crescita civile e divertimento per i ragazzi, in compagnia dei Corpi dello Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Polizia di Stato, Città Metropolitana Prefettura di Torino e del Settore Protezione Civile e Sistema AIB della Regione Piemonte.
La sera, dopo le lezioni teoriche, le squadre nuovamente in azione con le operazioni di ricerca persona dispersa in notturna. Sotto una pioggia incessante unità cinofile e battitori cercano un pescatore che non è più tornato a casa. Dopo la battuta viene individuato, in ipotermia, bloccato su un isolotto nell’alveo della Dora Riparia, le cui acque si erano alzate improvvisamente per effetto delle precipitazioni intense. Entrano in azione i soccorritori e, dopo averlo imbragato e messo in sicurezza lo riportano a riva, dove personale della Croce Verde gli presta le prime cure prima del trasferimento in ambulanza verso il pronto soccorso.
Sabato mattina, vista la pioggia incessante, si annullano le operazioni di antincendio boschivo e, dopo la lezione tenuta dal Dipartimento e dalla Regione Piemonte, si organizza una simulazione per emergenza idrogeologica per il pomeriggio, su alcune borgate montane con frane, feriti e persone da evacuare, che ha coinvolto decine di uomini e mezzi.
Al rientro i volontari si ritrovano al campo per la serata di Team Building e di incontro con popolazione. Un momento pubblico di condivisione e confronto per cercare di far conoscere ai residenti i rischi del territorio e le buone pratiche per evitare di mettersi nei guai durante una calamità.
La domenica è la volta della ricerca di persona scomparsa in ambiente rurale. Pioggia battente, scenari reali, fango ed insidie date dall’operare in terreni impervi. Esattamente come accade nella realtà. La Questura provvede ad attivare il Piano Provinciale di ricerca persone scomparse; squadre di “battitori” Coordinate dal Soccorso Alpino dei Carabinieri ed unità cinofile entrano in azione, mentre la Città Metropolitana provvede al monitoraggio satellitare delle forze sullo scenario.
È l’ora della cerimonia di chiusura e di consegna degli attestati, nella quale tutte le istituzioni presenti, alla presenza del Vice Prefetto Silvana Marie Elena Coviello, ribadiscono la disponibilità a collaborare per la pianificazione e realizzazione del prossimo campo scuola. Nella circostanza il Vice Presidente Stefano Lergo, Coordinatore della Commissione Protezione Civile, ha ricordato come il campo scuola in questi 11 anni ha catalizzato l’interesse e stimolatole diverse specialità del volontariato e di tutti i soggetti istituzionali e Corpi dello Stato che oggi intervengono in questo appuntamento, divenendo un’occasione per fare sistema.
Ma dopo il momento di festa c’è ancora del lavoro da fare; le operazioni di smantellamento della tendopoli sono in parte rimandate a causa della pioggia battente e termineranno solo il mercoledì 22 maggio, quando è prevista una pausa delle precipitazioni.
Dopo è il momento del rientro, ogni Associazione è diretta verso casa cullata dal tramonto. L’esercitazione Albareta si conclude. È notte fonda quando si chiudono i mezzi nelle sedi, pronti a ripartire per le prossime emergenze. E intanto si pensa a come migliorare l’empatia tra specialità differenti, accomunate dalla disponibilità di individui pronti a dare tutti loro stessi (e anche di più) per gli altri. Grazie Volontari!
[rl_gallery id=”27850″]