Riunioni degli organi collegiali “a distanza”: proroga di altri 5 mesi

Il D.L. 105 del 23 luglio scorso, oltre ad introdurre disposizioni relative all’uso del “green-pass” (che riassumiamo in un apposito contributo di prossima pubblicato nella sezione “orientarsi nella normativa”), proroga fino al 31 dicembre p.v.lo “stato di emergenza” determinatosi nel nostro Paese per la pandemia da Sars-Cov2.
Diretta conseguenza di tale proroga è lo “slittamento” fino a quella data delle previsioni degli articoli 73 e 106.c7 del D.L. 18/2000.
Si tratta del termine fino al quale le “associazioni private, anche non riconosciute” e le fondazioni potranno (continuare a) tenere riunioni degli organi collegiali(assemblee, sedute di consiglio etc.) utilizzando modalità telematiche.
Queste riunioni che si possono perciò svolgere “on-line” anche in assenza di una specifica previsione contenuta nello statuto devono, però, utilizzare mezzi che garantiscano la identificazione e la presenza dei partecipanti, e l’espressione del voto per via elettronica.
Anche il possibile ricorso al voto per corrispondenza è ammesso.
Si tratta, quindi, di un’ulteriore provvedimento che – con l’obiettivo di ridurre le possibilità di “assembramento” e, perciò, i rischi di contagio ad esso collegati – continua ad agevolare le associazioni nello svolgimento in sicurezza di una funzione essenziale, quale il confronto e la democratica formazione ed espressione della volontà dell’Ente.