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Volontariato, Vol.To, News, Centro Servizi, Torino, Terzo Settore, ETS

Lotta allo spreco in Piemonte. Alleanza tra Regione e Centri Servizio per il Volontariato

15La Regione Piemonte e i cinque Centri Servizi per il Volontariato collaboreranno per la realizzazione di attività di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare e non solo.
A regolamentare questo lavoro comune è un protocollo d’intesa che, su iniziativa dell’assessore Augusto Ferrari, porterà ogni CSV a sviluppare campagne di formazione e di informazione, con lo scopo di ampliare la cultura del consumo consapevole dei beni (alimentari e non) e di trasformare lo spreco in opportunità per i cittadini in stato di bisogno.
Per contribuire a raggiungere i suddetti obiettivi, il CSV della provincia di Torino Vol.To, in sinergia con gli altri CSV piemontesi, ha predisposto un questionario per la rilevazione di tutte le realtà operanti nel campo specifico onde poter procedere alla prima parte del piano operativo del Protocollo che prevede la realizzazione di un report di monitoraggio.
Il questionario è compilabile direttamente on line cliccando QUI.

Silvio Magliano, Presidente Vol.To: “Aiutare le persone e le famiglie in difficoltà è uno degli obiettivi primari del Volontariato: il Centro Servizi Vol.To è orgoglioso di partecipare all’iniziativa, promossa dalla Regione Piemonte, volta da un lato a ridurre lo spreco alimentare e tutte le altre forme di spreco, dall’altro a riutilizzare queste risorse per dare un po’ di sostegno pratico a chi ne ha davvero bisogno. Basta guardare gli indici di povertà assoluta e di povertà relativa, in crescita esponenziale, per capire quante persone hanno bisogno di sostegno per arrivare alla fine del mese e purtroppo le prospettive in tal senso non sono incoraggianti. L’altra faccia della medaglia è lo spreco incredibile di risorse, per esempio si stima che, ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada buttato. Ma tanti di noi hanno un armadio pieni di vestiti che non usano più, o la cantina stipata di elettrodomestici ancora funzionanti, mobili in buono stato e così via. Trovare un punto di incontro tra chi butta perché ha troppo e chi vorrebbe ricevere perché ha troppo poco è un dovere non solo sociale e politico, ma anche etico”.