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Millennials e Gen-Z: qual è la vostra esperienza nel Terzo Settore?

Al via la ricerca nazionale ideata da Italia non profit e The Good Social che mira a dare voce alle nuove generazioni di volontari, collaboratori, dipendenti e imprenditori del Terzo Settore, protagonisti del cambiamento dell’economia sociale: risorse e talenti che, se non valorizzati, rischiano di andare persi, compromettendo così il potenziale sviluppo del Settore.

«È giunto il momento di dare alle nuove generazioni un luogo dove possano raccontare la propria esperienza – commenta Valentina Foschi, Project Manager della ricerca per Italia non profit – esprimere il loro parere e condividere prospettive e scenari futuri in materia di Terzo Settore. È tempo di prenderli sul serio e costruire insieme a loro il futuro del Settore».

L’indagine si rivolge ai giovani nati tra il 1981 e il 2012 che hanno maturato un’esperienza attiva nel Terzo Settore e nasce dalla volontà di ascoltare l’opinione di Millennials e Generazione Z, nei loro ruoli di protagonisti dell’impatto sociale. I partecipanti potranno dare il proprio contributo all’indagine per 45 giorni a partire da domani 28 febbraio, fino al 13 aprile 2023. I risultati della ricerca saranno raccolti in un report, pubblicati e presentati tra giugno e luglio prossimi.

L’obiettivo principale che si propone questa ricerca è quello di mettere in luce le opportunità e le problematicità del Terzo Settore che le nuove generazioni del non profit italiano si sono trovate ad affrontare, per individuare i possibili scenari futuri e le nuove strade percorribili. Il non profit, infatti, è un comparto in forte crescita sia per numero di enti che di addetti che lo compongono, portandolo ad essere oggi un “datore di lavoro” colossale che produce 80 miliardi di euro annui, pari a circa il 5% del PIL italiano. La nascita di nuovi percorsi di laurea, unita alla crescente domanda di lavoratori specializzati, stanno contribuendo allo sviluppo di servizi e opportunità di grande utilità sociale per il nostro Paese. Le nuove generazioni sono sempre più attratte dalla sfera del non profit e sono tra le prime a contribuirvi con le proprie competenze tecniche: sono qualificate, verticali e attente al ruolo della tecnologia e del digitale a supporto della propria attività.

«Alcuni di loro dedicano il loro tempo, le loro competenze, tutti i loro sforzi per affrontare le questioni più urgenti del nostro tempo – ha dichiarato Marta Etrelli, Co-founder di The Good Social – mettendo al primo posto i propri valori, anche nelle scelte lavorative. Sono attivisti, innovatori sociali, disgregatori e sognatori: persone che credono che il cambiamento sociale e ambientale sia possibile e che operano perché sia attuabile». Sono proprio questi i fattori che, assieme alle elevate competenze dei nuovi operatori del non profit, permetteranno agli enti del Terzo Settore di diventare sempre più efficienti e in grado di attuare la loro mission nel nostro tempo.

Il sondaggio è promosso da Italia non profit e The Good Social, con il sostegno di Fondazione Piemonte Innova all’interno del progetto I3S – Innovazione digitale per il terzo settore e Fundraiser per passione.

Supporter della ricerca sono One Day Group, Officine Buone Cause, ImpactSkills e FutureVox.

PARTECIPA ALL’INDAGINE!

Info: Valentina Foschi valentina@italianonprofit.it | Marta Etrelli m.etrelli@thegoodsocial.org