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Il 1 marzo è la Giornata Nazionale della Cura: coinvolte scuole e università

Il 1 marzo 2023 è la Giornata Nazionale della Cura. Quel giorno, in ogni scuola e università, si penserà alla cura e si ricoprirà la bellezza del prendersi cura di “noi” e non solo dell’io. Si farà esperienza di cura, cura di tutto e di ogni cosa. Si illumineranno e diffonderanno le storie, le esperienze, i percorsi, le attività di cura. Si tenterà di dare il giusto valore pubblico a tutti i lavori di cura. Verrà promossa un’equa ripartizione tra uomini e donne dei lavori di cura della casa e della famiglia. Verrà ridato il significato autentico alle parole che curano. Verrà promossa una seria educazione alla cura valorizzando le esperienze che si stanno facendo nelle scuole. Si costruiranno le città della cura.

Mercoledì 1 marzo 2023 gli studenti usciranno dalle scuole e dalle aule per:

  1. conoscere (e ringraziare) chi si prende cura di noi e degli altri. Un modo per scoprire e “illuminare” le persone, le pratiche e i luoghi di cura del territorio che contribuiscono al ben-essere personale e collettivo (si conosceranno chi lavora al pronto soccorso di un ospedale, chi dona il sangue agli altri, chi si prende cura delle donne vittime di violenza, dei malati oncologici, degli anziani, dei non vedenti e delle persone non udenti, chi accoglie i profughi, rifugiati e immigrati, chi si prende cura della città, del quartiere, della pulizia urbana). Si costruirà una  mappa della città della cura (chi si prende cura di chi o di cosa; chi lo fa per lavoro e chi lo fa per solidarietà; qual è il suo indirizzo? cosa fa? perché lo fa? quanto costa? chi paga?); 
  2. fare esperienza di cura degli altri o dell’ambiente (aiutare chi sta gestendo una mensa per i poveri oppure andiamo a ripulire, riordinare e abbellire uno spazio pubblico segnato dall’incuria, dall’abbandono o anche solo dalle conseguenze dell’inverno); 
  3. promuovere un’equa ripartizione tra uomini e donne dei lavori di cura della casa e della famiglia. Intervistare i genitori chiedendogli cosa vuol dire “prendersi cura della casa e della famiglia”. Ascoltare le donne cosa hanno da dire; 
  4. diffondere insieme la cultura della cura raccontando in tempo reale, sui social network, gli incontri che sono stati fatti, le cose viste e sentite, amplificando le voci e le storie delle persone che abbiamo incontrato, le loro attività e le loro idee sulla cura #iohocura.

Per maggiori informazioni: Rete Nazionale delle Scuole per la Pace, via della Viola 1 (06122) Perugia – 075/5722479 – 075/5722148 – M 335.1431868 – info@scuoledipace.itwww.lamiascuolaperlapace.it


La Giornata è promossa da: Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova, EIS – Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà” della LUMSA di Roma, Comitato promotore Marcia Perugia-Assisi, Rete Salute Welfare Territorio (Salute diritto fondamentale, SOS Sanità, Salute Internazionale, Lisbon Institute of Global Mental Health, Con/F/ Basaglia, Campagna Primary Health Care Now or Never), Articolo 21, Tavola della Pace.  In collaborazione con la rete tedesca “Equal Care Day”.