Skip to main content

Ambientiamoci

Programma
Ambientiamoci

Ambito territoriale
Il programma coinvolge i seguenti Comuni della Città Metropolitana di Torino: Alpignano, Borgaro, Ciriè, Collegno, Druento, Grugliasco, Mappano, Leinì, Pianezza, Rivoli, Settimo T.se, Venaria Reale e la Città di Torino.

Cornice generale ed obiettivi Agenda 2030
Il programma si sviluppa nell’ambito dell’azione Tutela, valorizzazione, promozione e fruibilità delle attività e dei beni artistici, culturali e ambientali ed in particolare volge alla tutela della vitale e complessa interconnessione tra gli esseri umani e il territorio che li ospita, senza la quale gli ecosistemi si frantumano causando cambiamenti che sconvolgono il pianeta. I problemi legati alla sostenibilità ambientale in Piemonte sono molteplici e di impatto. In particolare, sono presenti cambiamenti nel clima locale: le aree urbane soffrono degli effetti delle ondate di calore sulla salute, che si traducono in un aumento della mortalità e della morbilità e in impatti negativi sulla gestione del verde urbano e sulla disponibilità idrica. La città di Torino, secondo il rapporto Ecosistema urbano 2021 di Legambiente, peggiora la sua situazione, perdendo una posizione rispetto al 2020: la maggioranza degli edifici pubblici non si è ancora dotata di energie rinnovabili; scarso è il verde fruibile, con una percentuale di alberi bassa rispetto alla popolazione; ancora alta la dispersione di acqua ed il suo consumo; la raccolta differenziata non arriva al 51%. La Giunta Comunale di Torino ha approvato nella seduta del 29 dicembre 2020, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Alberto Unia, la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale per la Città di Torino, riconoscendo l’urgenza della lotta al cambiamento climatico e impegnando la città ad una transizione verso l’azzeramento del proprio impatto sul clima.

È ancora possibile porre rimedio, occorre lavorare per riconnettere gli esseri umani alla natura e costruire la comunità planetaria di destino, dove le azioni individuali sono interdipendenti, partendo dalla creazione di vasi comunicanti: tra attori sociali, tra ambiti educativi, tra culture e linguaggi. L’intento del Programma Ambientiamoci è proprio quello di rafforzare la rete di collaborazioni e, attraverso i suoi progetti, contribuire ad affrontare le molteplici criticità connesse alla piena tutela dell’ambiente, con particolare riferimento ai seguenti bisogni.

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 che il Programma tenta di raggiungere sono:

  • Obiettivo 4: Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti e nello specifico il target 4.7
  • Obiettivo 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili e nello specifico il target 11.4.
  • Obiettivo 12: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età e nello specifico i target 12.5 e 12.8 ad esso correlati.
  • Obiettivo 13: Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.
  • Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica e nello specifico il target 15.5. 


Occasione di incontro/confronto con i giovani
L’occasione di incontro e confronto tra i giovani operatori volontari sarà un mezzo per sottolineare l’importanza del ruolo che essi ricoprono all’interno dei singoli dei progetti, ma anche nella realizzazione di un Programma comune, per trasmettere loro il significato e i valori di questa esperienza, per favorire il senso di appartenenza alla comunità del Servizio Civile, ma anche per accrescere le loro competenze ed acquisirne di nuove. Verrà, quindi, organizzato un momento di condivisione dell’esperienza e delle peculiarità della stessa, tra cui il contributo alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta l’impegno da parte dei Paesi coinvolti nell’affrontare alcuni fenomeni come le disuguaglianze e il rispetto per l’ambiente, è uno strumento per far uscire dalla genericità il nostro modo di pensare un futuro sostenibile e per trasformarlo in scelte culturali, sociali, politiche. La sfida lanciata dalle Nazioni Unite, però, non può ridursi a mera questione di scelte di politica economica dei singoli governi, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma culturale che richiede il coinvolgimento delle comunità, ma soprattutto dei giovani e, in tale contesto, l’istituto del servizio civile universale rappresenta un enorme bacino. Per questa ragione, il legislatore ha previsto quale primo atto del ciclo di realizzazione del Servizio Civile Universale l’attività di programmazione, che si realizza mediante l’adozione di un Piano triennale (2020-2022) articolato in Piani annuali che affondano le proprie fondamenta in 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

Il Servizio Civile e le migliaia di giovani volontari impegnati nei progetti sono quindi strategici per l’Italia che vuole impegnarsi concretamente in nome degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Nonostante ciò, da una ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana e l’UCSI è emerso che più della metà dei giovani (il 51,5%) non conosce l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi. In effetti, l’adesione ai progetti di Servizio civile non garantisce questo tipo di consapevolezza, anzi! Sulla base dell’esperienza maturata negli incontri di Programma degli anni passati, abbiamo constatato che i giovani scoprivano con stupore che il loro impegno nel servizio civile potesse incidere sul raggiungimento di Obiettivi che contribuiscono a rendere il futuro più sostenibile.

Per questa ragione l’incontro/confronto, della durata di 4 ore, sarà finalizzato a fare riflettere sul contributo dei singoli progetti, e quindi dei giovani, alla realizzazione del Programma Ambientiamoci, in particolare sarà articolato come segue:

Attività in plenaria:
– Presentazione programma d’intervento e relative sfide sociali
– Discussione sulle principali problematiche legate all’ambito d’intervento
– Rielaborazione degli obiettivi progettuali in un’ottica di sostenibilità in accordo con i target previsti dall’Agenda 2030 secondo quanto indicato al punto 3.b) del presente programma.
– Il contributo del Programma agli SDGs

Attività in gruppi misti (con giovani di progetti diversi):
– Definire le azioni progettuali
– Individuare, a partire dalle azioni del progetto, gli SDGs ad esse collegati

Attività in plenaria:
– Restituzione delle attività nei gruppi, ogni gruppo riporterà gli SDGs individuati in un cartellone comune che alla fine restituirà una fotografia complessiva degli Obiettivi del Programma in relazione alle azioni progettuali
– Successivamente verrà proposta una riflessione relativa all’ambito d’intervento del Programma: “Come, nel mio quotidiano, posso migliorare le mie azioni a tutela dell’ambiente?”. L’incontro si svolgerà in presenza a Torino dopo la metà del progetto per dare tempo ai giovani di acquisire una maggiore padronanza del proprio ruolo; costituirà una tappa fondamentale del percorso di crescita personale e professionale all’interno dell’esperienza di Servizio Civile, perché contribuirà ad alimentare la percezione del Servizio Civile in termini di collettività, al di là dell’ambito ristretto della sede di accoglienza dove si realizza il singolo progetto.

Oltre a questo incontro strutturato si prevede di realizzare altre due iniziative, con un taglio più informale, in cui verranno coinvolti i giovani che hanno aderito a questo programma per favorire la conoscenza reciproca:

– Evento per festeggiare l’inizio del servizio (entro i primi tre mesi): ipotizzando che le tempistiche di avvio dei progetti siano analoghe a quest’anno, i primi tre mesi di servizio saranno a cavallo tra la primavera e l’estate; quindi, la stagione consentirà di organizzare un incontro in un locale all’aperto. L’obiettivo sarà quello di fare incontrare i giovani che hanno fatto una scelta analoga e di aiutarli a conoscersi attraverso giochi e quiz a squadre che contribuiranno a creare un clima piacevole e favorevole allo scambio reciproco.
– Evento di fine servizio (nei tre mesi a cavallo della fine del servizio): a conclusione del servizio i giovani si saranno già incontrati molteplici volte, quindi, non serviranno giochi per stimolare la loro conoscenza, ma semplicemente uno spazio accogliente dove possano ritrovarsi. Anche in questo caso si cercherà un locale all’aperto dove realizzare l’evento.


Enti partner del programma

  • Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino – C.F. 80088230018
  • VISION 2050 S.R.L. – C.F. 12600650019 

Progetti associati al programma

  1. Ambiente e sostenibilità al MAcA
  2. Comunità GLOCALE
  3. Facciamo Ambiente con Corpo e Mente
  4. Individui con la coda
  5. La piazza del Mulino e l’Ecomuseo: nuove strategie di comunità
  6. Obiettivo Ambiente: lo sviluppo del territorio nell’ottica della sostenibilità
  7. Protezione Civile tra Emergenza e Resilienza
  8. Tra Orti e Animali: un terreno comune