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SOSteniamo l’inclusione

Programma
SOSteniamo l’inclusione

Ambito territoriale
Il programma coinvolge le seguenti aree della Regione Piemonte: Alessandria e il comune di Acqui Terme in provincia della stessa, Biella e due comuni in provincia della stessa (Cossato e Valdilana), la Città Metropolitana di Torino (Carmagnola, Città di Torino, Pinerolo e Rivoli), Cuneo, Novara e il comune di Borgomanero in provincia della stessa e un comune in provincia del Verbano-Cuneo-Ossola (Domodossola).

Cornice generale ed obiettivi Agenda 2030
Il programma si sviluppa nell’ambito d’azione c) Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese, il tema dell’inclusione è strettamente collegato a quello della vulnerabilità sociale, ovvero a quella condizione nella quale l’individuo risulta strutturalmente privato delle sicurezze sociali, economiche, ed esistenziali che permettono di sentirsi legittimati a fare parte della società.

Nel 2020, secondo le stime definitive rilasciate dall’Istat, risultano in povertà assoluta oltre due milioni di famiglie (pari a un’incidenza del 7,7%), per un totale di 5,6 milioni di poveri assoluti. L’istruzione continua ad essere uno dei fattori che più influiscono sullo stato di deprivazione, dal pre-pandemia al 2020 si aggravano le condizioni delle famiglie la cui persona di riferimento ha conseguito al massimo la licenza elementare (o nessun titolo), passando da 10,5% a 11,1%. Un altro aspetto sul quale è importante soffermarsi è anche il dato sulla cittadinanza, che denota forti disuguaglianze tra italiani e stranieri residenti, acuite negli ultimi dodici mesi. La povertà assoluta si mantiene infatti al di sotto della media per le famiglie di soli italiani (6,0%), mentre sale al 22,2% (dal 16,1%) per le famiglie miste e al 26,7% (dal 24,4%) per le famiglie di soli stranieri.

Infine, rispetto alle conseguenze della solitudine e dell’esclusione sociale acuite dalla pandemia, i più colpiti sono stati gli anziani, la cui mancanza di autonomia incide negativamente sulle attività quotidiane di cura personale, sulle possibilità di socializzazione e di accesso ai servizi.

Gli SDGs rappresentano gli obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo tra cui: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico; è, pertanto, inevitabile che nella realizzazione di questo programma si tocchino molteplici Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare:

  • n° 1 Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo ed in particolare i target 1.3 e 1.4
  • n° 4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  • n° 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze ed in particolare il target 5.2
  • n° 10 Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni ed in particolare i target 10.1, 10.2, 10.3 e 10.4
  • n° 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili ed in particolare il target 11.1
  • n° 16 Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, e creare istituzioni efficaci, responsabili ed inclusive a tutti i livelli ed in particolare il target 16.1


Occasione di incontro/confronto con i giovani
L’occasione di incontro e confronto tra i giovani operatori volontari sarà un mezzo per sottolineare l’importanza del ruolo che essi ricoprono all’interno dei singoli dei progetti, ma anche nella realizzazione di un Programma comune, per trasmettere loro il significato e i valori di questa esperienza, per favorire il senso di appartenenza alla comunità del Servizio Civile, ma anche per accrescere le loro competenze ed acquisirne di nuove. Verrà, quindi, organizzato un momento di condivisione dell’esperienza e delle peculiarità della stessa, tra cui il contributo alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta l’impegno da parte dei Paesi coinvolti nell’affrontare alcuni fenomeni come le disuguaglianze e il rispetto per l’ambiente, è uno strumento per far uscire dalla genericità il nostro modo di pensare un futuro sostenibile e per trasformarlo in scelte culturali, sociali, politiche. La sfida lanciata dalle Nazioni Unite, però, non può ridursi a mera questione di scelte di politica economica dei singoli governi, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma culturale che richiede il coinvolgimento delle comunità, ma soprattutto dei giovani e, in tale contesto, l’istituto del servizio civile universale rappresenta un enorme bacino. Per questa ragione, il legislatore ha previsto quale primo atto del ciclo di realizzazione del Servizio Civile Universale l’attività di programmazione, che si realizza mediante l’adozione di un Piano triennale (2020-2022) articolato in Piani annuali che affondano le proprie fondamenta in 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Il Servizio Civile e le migliaia di giovani volontari impegnati nei progetti sono quindi strategici per l’Italia che vuole impegnarsi concretamente in nome degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Nonostante ciò, da una ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana e l’UCSI è emerso che più della metà dei giovani (il 51,5%) non conosce l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi. In effetti, l’adesione ai progetti di Servizio civile non garantisce questo tipo di consapevolezza, anzi! Sulla base dell’esperienza maturata negli incontri di Programma degli anni passati, abbiamo constatato che i giovani scoprivano con stupore che il loro impegno nel servizio civile potesse incidere sul raggiungimento di Obiettivi che contribuiscono a rendere il futuro più sostenibile.

Per questa ragione l’incontro/confronto, della durata di 4 ore, sarà finalizzato a fare riflettere sul contributo dei singoli progetti, e quindi dei giovani, alla realizzazione del Programma SOSteniamo l’inclusione, in particolare sarà articolato come segue:

Attività in plenaria:
– Presentazione programma d’intervento e relative sfide sociali
– Discussione sulle principali problematiche legate all’ambito d’intervento
– Rielaborazione degli obiettivi progettuali in un’ottica di sostenibilità in accordo con i target previsti dall’Agenda 2030 secondo quanto indicato al punto 3.b) del presente programma.
– Il contributo del Programma agli SDGs

Attività in gruppi misti (con giovani di progetti diversi):
– Definire le azioni progettuali
– Individuare, a partire dalle azioni del progetto, gli SDGs ad esse collegati

Attività in plenaria:
– Restituzione delle attività nei gruppi, ogni gruppo riporterà gli SDGs individuati in un cartellone comune che alla fine restituirà una fotografia complessiva degli Obiettivi del Programma in relazione alle azioni progettuali
– Successivamente verrà proposta una riflessione relativa all’ambito d’intervento del Programma: “Quale ruolo sentite di avere nel relazionarvi con i beneficiari? Quanto pesa la parte materiale (donazione di beni) rispetto a quella relazionale?” L’incontro si svolgerà in presenza a Torino dopo la metà del progetto per dare tempo ai giovani di acquisire una maggiore padronanza del proprio ruolo; costituirà una tappa fondamentale del percorso di crescita personale e professionale all’interno dell’esperienza di Servizio Civile, perché contribuirà ad alimentare la percezione del Servizio Civile in termini di collettività, al di là dell’ambito ristretto della sede di accoglienza dove si realizza il singolo progetto.

Oltre a questo incontro strutturato si prevede di realizzare altre due iniziative, con un taglio più informale, in cui verranno coinvolti i giovani che hanno aderito a questo programma per favorire la conoscenza reciproca:

– Evento per festeggiare l’inizio del servizio (entro i primi tre mesi): ipotizzando che le tempistiche di avvio dei progetti siano analoghe a quest’anno, i primi tre mesi di servizio saranno a cavallo tra la primavera e l’estate; quindi, la stagione consentirà di organizzare un incontro in un locale all’aperto. L’obiettivo sarà quello di fare incontrare i giovani che hanno fatto una scelta analoga e di aiutarli a conoscersi attraverso giochi e quiz a squadre che contribuiranno a creare un clima piacevole e favorevole allo scambio reciproco.

– Evento di fine servizio (nei tre mesi a cavallo della fine del servizio): a conclusione del servizio i giovani si saranno già incontrati molteplici volte, quindi, non serviranno giochi per stimolare la loro conoscenza, ma semplicemente uno spazio accogliente dove possano ritrovarsi. Anche in questo caso si cercherà un locale all’aperto dove realizzare l’evento.


Enti partner del programma

  • Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino – C.F. 80088230018
  • VISION 2050 S.R.L. – C.F. 12600650019 

Progetti associati al programma

  1. Fragili società, fragili persone
  2. Insieme per l’accoglienza
  3. NET-Care Falchera
  4. Orientamento al lavoro e formazione per fasce fragili della popolazione
  5. Ripartenza civile
  6. Skill me Up 4 life
  7. Vicino a te