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Tag: violenza sulle donne

Co-progettazione di interventi rivolti all’assistenza e al sostegno delle vittime di reato

La Regione Piemonte seleziona soggetti interessati a co-progettare interventi rivolti all’assistenza e al sostegno delle vittime di qualsiasi tipologia di reato e in particolare che riguardino l’attivazione di spazi di accoglienza, ascolto e sostegno a favore delle vittime attraverso:

  • la costruzione e implementazione di una rete di servizi del pubblico e del privato-sociale che sul territorio siano titolari di competenze che attengono alla materia;
  • l’avvio di una linea telefonica dedicata con accesso 24 ore su 24, o comunque con orario il più ampio possibile;
  •  l’attivazione fin dall’immediatezza del fatto-reato nonché dal primo contatto con le Autorità di interventi diversificati di assistenza rispetto ai bisogni della vittima (accoglienza, supporto psicologico e/o psicoterapeutico, assistenza giuridica, orientamento ai servizi, percorsi di mediazione, qualora ne sussistano le condizioni, con l’autore di reato.…);
  • l’informazione sull’iter e sul possibile ruolo della vittima all’interno del procedimento penale, anche in sede di udienza;
  • la sensibilizzazione circa l’opportunità e i possibili risvolti della mediazione penale;
  • la predisposizione, nelle situazioni di reati intrafamiliari, di interventi specializzati, di accompagnamento alla gestione delle  conflittualità e ove possibile, di mediazione, rivolti ai componenti dell’intero nucleo familiare, in quanto vittime e rei che si trovano a dover gestire l’impatto emotivo derivante dalle conseguenze del reato e la “ri-costruzione” dei legami interrotti. Tale condizione comporta l’avvicinarsi ad un processo di rielaborazione che consenta di affrontare, cercare di gestire il conflitto e di riconsiderare la famiglia come risorsa idonea ad attivare percorsi inclusivi e riparativi;
  • la promozione di iniziative di pubblicizzazione, informazione e sensibilizzazione alle categorie professionali che possono entrare in contatto anche con vittime che non hanno sporto denuncia.

SOGGETTI AMMISSIBILI

Possono presentare le proposte come soggetti singoli o capofila di raggruppamenti temporanei i seguenti soggetti:

  • ODV e APS iscritte ai registri regionali, nelle more del completamento della trasmigrazione al Registro Unico del Terzo Settore
  • Onlus, iscritte all’elenco delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate.

Le cooperative sociali e gli altri enti del terzo settore possono far parte del raggruppamento. Tutti i soggetti, siano essi singoli o componenti del raggruppamento, devono avere almeno una sede operativa in Piemonte.

Il soggetto proponente dovrà far pervenire la documentazione entro le 15.00 del 1° marzo 2022 all’ indirizzo PEC famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it

Per approfondire:

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Lo Sportello di progettazione sociale di Vol.To fornisce il proprio servizio di consulenza a distanza utilizzando gli strumenti a disposizione per comunicare e lavorare in remoto (via telefono, email, WhatsApp, Skype, Google Meet); il servizio è gratuito per gli ETS accreditati nel rispetto dei limiti annuali (n. 4 consulenze / anno per le ODV; n. 2 consulenze / anno per le APS; n 1 consulenza / anno gli altri ETS) e possono richiedere il servizio di consulenza progettuale attraverso il gestionale.

Finanziamenti per interventi in favore delle donne vittime di violenza sole e con figli e figlie

La Regione Piemonte intende sostenere i centri Antiviolenza, con sportelli e punti di ascolto collegati, e delle case rifugio esistenti sul territorio regionale. Nello specifico il bando vuole:

  • sostenere le attività dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, con particolare riferimento alle attività di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica e legale, interventi e progetti personalizzati per la presa in carico, la protezione e l’accoglienza temporanea e l’avvio verso percorsi di autonomia;
  • sostenere i Centri nell’ambito delle Reti socio-sanitarie territoriali, per assicurare su ciascun territorio provinciale e metropolitano tutte le funzioni previste (anche attraverso più sportelli e punti di ascolto) e di avere un collegamento stabile con gli altri servizi territoriali, con una o più case rifugio e con le altre strutture di accoglienza;
  • sostenere l’attività delle Case Rifugio per assicurare, a titolo gratuito, protezione e ospitalità alle donne ed ai loro figli minori, salvaguardane l’incolumità fisica e psichica;
  • promuovere l’integrazione tra enti pubblici ed organizzazioni del privato sociale, promuovendo la creazione di forme di governance del fenomeno;
  • consolidare il collegamento di tutti i Centri Antiviolenza con la rete nazionale del numero di pubblica utilità 1522;
  • sostenere la creazione e gestione di posti per l’accoglienza in emergenza di primo livello di donne sole, con e senza figli e figlie, vittime di violenza, in particolare attivati/potenziati per far fronte alle esigenze determinatesi nel periodo di emergenza sanitaria legata al COVID-19 e mesi successivi.

Le attività e gli interventi che saranno oggetto di finanziamento potranno realizzarsi  sino al 31.10.2021 purché le spese ammissibili siano state effettuate a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando (9.7.2020).

Possono presentare domanda:

  • comuni e/o soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali;
  • associazioni ed organizzazioni operanti nel settore del sostegno ed aiuto alle donne vittime violenza, in possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa;
  • soggetti di cui sopra, di concerto, di intesa o in forma consorziata.

Per la presentazione delle istanze di finanziamento delle soluzioni di accoglienza di secondo livello, i soggetti sopraccitati devono essere titolari di Centri antiviolenza o Case rifugio iscritti/e all’Albo regionale (o che abbiano presentato formale istanza di iscrizione) entro il 30.6.2020.

Ciascuna richiesta di finanziamento potrà porsi nell’ambito degli interventi e delle azioni ascrivibili ai protocolli territoriali già vigenti e presentati alla Regione in sede di istanza di iscrizione all’albo regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case rifugio esistenti che rappresentano lo strumento per implementare/consolidare la rete territoriale a sostegno del Centro Antiviolenza, e di eventuali aggiornamenti successivi.

Le domande di contributo devono essere inoltrate entro le ore 23.59 del 10 settembre 2020 indicando nell’oggetto “L.R.4/2016, bando nuove case rifugio e sostegno di soluzioni di accoglienza di secondo livello”, all’indirizzo pec famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it

Ogni singola istanza deve pervenire con apposita comunicazione PEC. In ogni comunicazione occorre specificare nell’oggetto la finalità dell’istanza, al fine di facilitare il lavoro di smistamento  e protocollazione corretta dei nostri Uffici.

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Lo Sportello di progettazione sociale di Vol.To fornisce il proprio servizio di consulenza a distanza utilizzando gli strumenti a disposizione per comunicare e lavorare in remoto (via telefono, email, WhatsApp, Skype, Google Meet); il servizio è gratuito per gli ETS accreditati che possono richiedere la consulenza telematica utilizzando questo form e contattarci via mail all’indirizzo sociale@volontariato.torino.it

Contributi per la realizzazione di attività per la prevenzione della violenza di genere sulle donne

La Città di Torino in conformità a quanto disposto dal Regolamento n. 373 sulle delle modalità di erogazione dei contributi e di altri benefici economici, finanzia progetti volti a prevenire la violenza di genere sulle donne  che comprendano almeno una delle seguenti azioni:

  • Azioni e/o attività di sostegno all’attività di prevenzione alla violenza sulle donne
  • Campagne di sensibilizzazione, comunicazione, sul tema della prevenzione della violenza sulle donne
  • Iniziative, manifestazioni, spettacoli o mostre, ecc.
  • Incontri con il personale docente, con le scuole, con i/le giovani o con operatori/operatrici di settore coinvolti.

Sono soggetti ammissibili:

  • Associazioni che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale e che siano iscritte (o che si impegnino a provvedere all’iscrizione) nell’apposito registro delle Associazioni in base al Regolamento Comunale n. 211
  • Comitati, formalmente costituiti che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale
  • Altri soggetti no profit con personalità giuridica, che abbiano sede o che svolgano la loro attività sul territorio comunale
  • Organismi no profit, anche se non hanno sede sul territorio cittadino, purché in relazione ad attività o iniziative che riguardano la comunità locale.

I soggetti interessati devono far pervenire la propria domanda di contributo entro le ore 12.30 del 2 ottobre 2019 utilizzando l’apposita modulistica pubblicata sul sito Internet della Città:

  • Istanza, sottoscritta dal legale rappresentante, con l’indicazione dello specifico oggetto di intervento (Allegato A)
  • Scheda progettuale (Allegato B)
  • Modulo di presentazione preventivo economico riportante spese ed entrate presunte (Allegato C)
  • Dichiarazione ai sensi dell’articolo 6 comma 2 del D.Lgs. 78/2010 convertito dalla Legge 122/2010 e s.m.i. (Allegato D)
  • Copia dello Statuto e/o dell’atto costitutivo l’Associazione, se non già depositati presso il registro delle Associazioni del Comune di Torino e, se già depositati, gli eventuali aggiornamenti richiesti dal Regolamento n. 211 del Registro delle Associazioni
  • Copia fotostatica di documento di riconoscimento valido del/la presidente/legale rappresentante
  • Breve curriculum del soggetto proponente

Per approfondire

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Finanziamenti per creare nuovi Centri Antiviolenza e nuovi sportelli

La Regione Piemonte, attraverso l’accesso a finanziamenti disposti dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 9.11.2018), prevede la creazione nel territorio regionale di nuovi Centri antiviolenza e di nuovi sportelli collegati ai Centri antiviolenza esistenti.

Possono beneficiare dei contributi regionali per i nuovi Centri Antiviolenza:

  1. comuni e/o gestori delle funzioni socio-assistenziali;
  2. associazioni ed organizzazioni operanti nel settore del sostegno ed aiuto alle donne vittime di violenza in possesso dei requisiti di cui alla LR n. 4/2016, del DPRG n. 10/R del 7.11.2016 e dell’intesa CU n. 146 del 2014;
  3. soggetti di cui ai punti 1. e 2. di concerto, di intesa o in forma consorziata.

Per ciascuna richiesta di finanziamento relativa alla creazione di nuovi Centri Antiviolenza dovrà essere formulato apposito protocollo territoriale che rappresenta lo strumento per implementare/consolidare la rete territoriale.

Possono beneficiare dei contributi per i nuovi sportelli collegati ai Centri Antiviolenza:

  1. enti locali e soggetti titolari di Centri Antiviolenza già iscritti all’albo regionale o che abbiano presentato  formale istanza di iscrizione  all’albo regionale alla data del 30.6.2019.

La richiesta di finanziamento di nuovi sportelli dovrà porsi nell’ambito degli interventi e delle azioni ascrivibili ai protocolli territoriali già vigenti e presentati alla Regione in sede di istanza di iscrizione all’albo regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio.

Le risorse a disposizione sono in totale 200.000 euro, di cui:

  • euro 100.000 destinati alla creazione di nuovi Centri Antiviolenza, massimo 25.000 euro per ogni progetto (previsto il finanziamento di almeno 4 progetti; le province di Cuneo e Torino sono aree prioritarie);
  • euro 100.000 destinati ai nuovi sportelli collegati ai Centri Antiviolenza esistenti, massimo 10.000 euro per ogni progetto (saranno finanziati al massimo 2 sportelli per ciascun Centro Antiviolenza proponente).

Viene richiesto un cofinanziamento minimo obbligatorio pari al 20% del costo totale del progetto. Le attività oggetto di finanziamento dovranno realizzarsi entro il 15/10/2020.

Le domande di contributo vanno presentate tramite PEC entro le ore 24.00 del 10 settembre 2019 all’indirizzo famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it.

Per approfondire:

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Finanziamenti per realizzare ulteriori soluzioni per l’accoglienza di donne vittime di violenza, sole, con o senza figli e figlie

L’intervento, attraverso l’accesso a finanziamenti disposti dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede la creazione di nuove soluzioni di accoglienza in emergenza e di protezione di secondo livello per le donne vittime di violenza sole e con figli/e collegati ai Centri Antiviolenza e/o alle case rifugio esistenti e iscritti all’Albo regionale.

Possono presentare domanda:

Ciascuna richiesta di finanziamento potrà porsi nell’ambito degli interventi e delle azioni ascrivibili ai protocolli territoriali già vigenti e presentati alla Regione in sede di istanza di iscrizione all’albo regionale dei Centri Antiviolenza e delle Case rifugio esistenti e iscritte/i all’Albo regionale.

Le risorse a disposizione sono in totale 273.879,85 euro, di cui:

  • euro 123.879,85 per accogliere in emergenza vittime di violenza sole o con figli e figlie, massimo 15.000 euro per ogni progetto;
  • euro 150.000,00 per accogliere vittime di violenza sole o con figli e figlie, massimo 20.000 euro per ogni progetto.

Viene richiesto un cofinanziamento minimo obbligatorio pari al 20% del costo totale del progetto. Le attività oggetto di finanziamento dovranno realizzarsi entro il 15/10/2020.

Le domande di contributo vanno presentate entro le ore 24.00 del 10 settembre 2019 tramite PEC all’indirizzo famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it.

Per approfondire:

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Finanziamento attività dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio

La Regione Piemonte ha pubblicato un bando per sostenere su tutto il territorio regionale le attività e gli interventi dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio con particolare riferimento a:

  • attività di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica e legale, interventi e progetti personalizzati;
  • rafforzamento della presenza dei Centri Antiviolenza nelle reti socio-sanitarie territoriali;
  • sostegno alle attività delle Case Rifugio;
  • promozione dell’integrazione della governance tra enti pubblici ed organizzazioni del privato sociale;
  • consolidamento del collegamento di tutti i Centri Antiviolenza con la rete nazionale del numero di pubblica utilità “1522”.

Possono presentare domanda di finanziamento tutti i soggetti giuridici titolari di Centri Antiviolenza e/o Case Rifugio iscritti all’albo regionale di cui alla LR n. 4/2016 o che abbiano presentato istanza di iscrizione entro il 30 giugno 2019.

Le risorse a disposizione sono in totale 857.911,20 euro, di cui:

  • euro 401.060,00 per attività dei Centri Antiviolenza esistenti;
  • euro 75.791,12 per attività di sportelli/punti di ascolto collegati ai Centri Antiviolenza esistenti;
  • euro 381.060,08 per le Case Rifugio esistenti.

Le domande di contributo vanno presentate entro le ore 24.00 del 10 settembre 2019 inviando i documenti richiesti all’indirizzo PEC famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it.

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Link alla pagina web

Testo del bando

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Bando per il sostegno di interventi per gli autori di violenza

Il bando è finalizzato a fornire un sostegno economico per la realizzazione di interventi finalizzati alla presa in carico ed al trattamento per autori di violenza di genere da realizzarsi sul territorio regionale.

Le tre linee operative individuate come prioritarie sono le seguenti:

  1. sviluppo del confronto e dell’analisi critica delle diverse metodologie adottate;
  2. ampliamento delle sperimentazioni di trattamento degli autori di violenza di genere, anche ai fini di acquisire indicazioni per il monitoraggio, la valutazione e l’implementazione delle azioni stesse;
  3. promozione dello sviluppo di percorsi formativi per l’aggiornamento degli operatori coinvolti e l’analisi di metodologie e risultati.

I processi avviati e i prodotti/esisti conseguiti mediante la realizzazione dei progetti saranno condivisi ed utilizzati dal tavolo di coordinamento a regia regionale, con l’obiettivo di rendere possibile un’analisi comparata degli interventi e rendere maggiormente confrontabili i percorsi di trattamento per gli autori di violenza sul territorio piemontese.

Le attività e gli interventi previsti dai progetti oggetto del finanziamento possono realizzarsi dal 2019 fino al 30.09.2020.

Possono presentare domanda di contributo:

  • enti locali ed organizzazioni titolari dei Centri Antiviolenza, iscritti all’apposito albo regionale di cui alla DGR n. 8-4622 del 6/2/2017;
  • altri enti locali, singoli o associati nelle forme previste dalla legge, impegnati nella promozione e/o realizzazione di interventi e attività a favore degli autori della violenza;
  • organizzazioni iscritte negli appositi albi e registri regionali del volontariato e della promozione sociale o iscritte al registro delle onlus presso l’Agenzia delle entrate;
  • soggetti precedenti di concerto o di intesa, secondo le forma previste dalla normativa vigente.

Le risorse totali stanziate sono pari a € 100.000,00 e ciascun progetto sarà finanziabile per un massimo di € 20.000,00, cui dovrà aggiungersi il cofinanziamento obbligatorio del 20%, derivante da fondi provenienti dal titolare o dai partner progettuali e/o dalla dalla valorizzazione di risorse umane, beni o servizi impegnati nelle attività.

Le domande di contributo devono essere inoltrate entro il 31 maggio 2019 tramite posta elettronica certificata , indicando nell’oggetto “L.R.4/2016 Richiesta finanziamenti per interventi a favore degli autori di violenza di genere”, all’indirizzo: famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it.

Link alla pagina in cui sono pubblicati il bando e gli allegati

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