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Bando regionale per progetti di rilevanza locale – anno 2023 (proroga scadenza e integrazione soggetti ammessi)

Il bando, emanato dalla Regione Piemonte in accordo con quanto previsto dalla Riforma del Terzo Settore che istituisce il Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale (art. 72 e 73 del Codice del Terzo Settore), specifica le caratteristiche dei progetti a rilevanza locale per il 2023.

Obiettivi e aree prioritarie di intervento

I progetti e le iniziative da finanziare dovranno concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali e relative aree prioritarie di intervento:

  • Porre fine ad ogni forma di povertà:
    b) rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità;
    c) promuovere attività di recupero delle eccedenze alimentari;
    d) anticipare e individuare situazioni di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di popolazione particolarmente esposte (ad esempio: minori, anziani soli, persone non autonome in situazioni di precarietà economica, ecc.).
  • Promuovere un’agricoltura sostenibile:
    a) sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
    b) integrazione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa che partono dalla terra, dall’agricoltura che si fa sociale, che diventa welfare comunitario e che accoglie, sviluppa nuovi processi di inclusione delle persone fragili e vulnerabili;
    d) inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale anche attraverso l’utilizzo delle risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, per sviluppare le abilità e le capacità delle persone e per favorire la loro inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana.
  • Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti:
    b) promozione della partecipazione e del protagonismo dei minori e dei giovani, perché diventino agenti del cambiamento;
    f) prevenzione e contrasto delle dipendenze.
  • Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età:
    b) sostegno all’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti;
    d) contrasto delle condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale;
    h) sviluppo e rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate;
    i) promozione dell’attività sportiva, con particolare riferimento all’inclusione dei soggetti disabili e a rischio di esclusione.

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del Codice del Terzo Settore e svolte in conformità alle norme specifiche che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti. Tali iniziative e progetti dovranno quindi operare nell’ambito delle aree di intervento, così da concorrere al raggiungimento di uno o più degli obiettivi generali sopra individuati.

Chi può partecipare

I progetti dovranno, nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, essere presentati, pena l’esclusione, da:

  • organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, singole o in collaborazione tra loro, iscritte al RUNTS alla data di scadenza del bando, che abbiano sede legale ed operativa e svolgano le loro attività sul territorio della Regione Piemonte;
  • fondazioni iscritte all’anagrafe delle Organizzazione non lucrative di utilità sociale (ONLUS) presso l’Agenzia delle Entrate del Piemonte oppure iscritte al RUNTS alla data di scadenza del bando, che abbiano sede legale ed operativa e svolgano le loro attività sul territorio della Regione Piemonte;
  • le APS, le ODV e le Fondazioni del Terzo Settore che abbiano adottato un modello organizzativo interno decentrato, caratterizzato da un unico codice fiscale cui fanno capo varie sedi operative regionali, provinciali e sub-provinciali, stabili, organizzate e individuabili, che svolgano sul territorio della regione Piemonte attività comprovabili, attraverso le quali operano, declinando territorialmente le proprie attività. Per questa fattispecie, viene richiesta l’iscrizione al RUNTS, oppure, per le sole fondazioni, all’elenco delle Onlus presso l’Agenzia delle Entrate, dell’organizzazione principale, titolare del codice fiscale;
  • le reti associative aventi la tipologia di associazione di promozione sociale o di organizzazione di volontariato iscritte nella sezione del RUNTS di cui all’articolo 46, comma 1, lettera e) del Codice, nonché gli enti inclusi nell’elenco pubblicato dal ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’articolo 31, comma 12, e dell’articolo 32, comma 1, del D.M. 15 settembre 2020, n. 106 che possono operare in via transitoria in qualità di reti associative; resta fermo che tali risorse non potranno essere destinate a soggetti associati alla rete diversi dalle tipologie soggettive aventi titolo all’accesso alle risorse di che trattasi (APS, ODV e Fondazioni del Terzo settore) e che non abbiano sede operativa in Piemonte in base all’accordo di programma di cui alla D.G.R n. 3 – 5677 del 27/9/2022, sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Regione Piemonte ai sensi degli articoli 72 e 73 del d.lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo settore.

Nelle more del completamento del processo di popolamento iniziale del RUNTS, destinatari delle risorse possono essere anche le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale coinvolte nel processo di trasmigrazione di cui all’articolo 54 del Codice del Terzo settore, in quanto iscritte nei previgenti registri.

Risorse ed entità dei contributi

Le graduatorie che verranno approvate avranno validità biennale (2023 e 2024). Le risorse messe a disposizione per la prima annualità sono pari a 2.151.572 euro e verranno suddiviso tra le diverse realtà associative con le seguenti percentuali:

  • 50% pari a € 1.075.786,00 per i progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato;
  • 40% pari a € 860.628,80 per i progetti presentati dalle associazioni di promozione sociale;
  • 10% pari a € 215.157,20 per i progetti presentati dalle Fondazioni Onlus.

A tali risorse si aggiungeranno 1.612.264,00 euro quale seconda annualità di risorse statali, che saranno accertate ed impegnate ad avvenuta erogazione dal parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine del finanziamento dei progetti ammissibili ed utilmente inseriti nelle graduatorie formulate in attuazione del presente provvedimento.

Gli Enti potranno richiedere un finanziamento compreso tra 20.000,00 e 50.000,00 euro, con un cofinanziamento obbligatorio di almeno il 10%.

Alle proposte progettuali che prevedano una percentuale maggiore di cofinanziamento sarà attribuito un punteggio aggiuntivo a titolo di premialità.

Il cofinanziamento deve consistere:

  • in un apporto monetario a carico dei proponenti e degli eventuali terzi;
  • in un apporto finanziario assegnato da fondazioni o altri soggetti di natura privatistica a seguito di accesso ad altro bando di sostegno per progetti di rilevanza locale, a condizione che tale circostanza sia correttamente evidenziata in sede di rendicontazione, segnalando le spese coperte attraverso i due distinti canali di finanziamento di cui il progetto ha beneficiato;
  • nella valorizzazione di beni e servizi messi a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati terzi, diversi dal capofila.

Non è considerata cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande, redatte obbligatoriamente sulla apposita modulistica allegata al bando, dovranno essere inviate via PEC all’indirizzo famigliaediritti@cert.regione.piemonte.it entro le ore 12.00 del 20 luglio 2023 (scadenza prorogata).

Ciascun ente potrà presentare UNA sola istanza in qualità di capofila: il caso di presentazione di due o più istanze da parte dello stesso soggetto capofila comporterà l’automatica dichiarazione di inammissibilità di tutte le istanze presentate.

Ciascun ente capofila di un progetto NON potrà avere nessun vantaggio economico nel caso di partecipazione ad altre proposte progettuali.

Per approfondire

Link alla pagina ufficiale del bando sul sito della Regione Piemonte da cui si possono scaricare il testo completo del bando e gli allegati.


Vol.To attraverso il servizio di consulenza progettuale supporta e accompagna le associazioni che intendono elaborare delle proposte per partecipare ai bandi. La consulenza è gratuita per gli ETS accreditati nel rispetto dei limiti annuali (n. 4 consulenze / anno per le ODV; n. 2 consulenze / anno per le APS; n 1 consulenza / anno gli altri ETS).

Se sei interessato a questo servizio, puoi richiederlo accedendo al gestionale. Verrai ricontattato dai consulenti di Vol.To per approfondire la tua richiesta e concordare un appuntamento di persona presso la sede di Via Giolitti e/o organizzare una consulenza a distanza (via Google Meet).

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