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Volontariato, Vol.To, News, Centro Servizi, Torino, Terzo Settore, ETS

L'Assemblea dei Soci Vol.To approva il bilancio previsionale 2019 per 2,7 milioni: l'impatto sul territorio sarà superiore ai 30

Quanto vale l’impatto di Vol.To sul Volontariato torinese in un anno? Più di 30 milioni di euro.
La stima si basa su “Programmazione e bilancio preventivo 2019”, approvati ieri sera dall’Assemblea dei Soci del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To, che eroga risorse per un totale di 2.775.293,06 euro (suddivisi in 1.070.484 di costi fissi, 1.554.809,06 di costi variabili e 150.000 di investimenti) agli Enti del Terzo Settore accreditati.
La gratuità del servizio dei Volontari comporta un valore aggiunto infinito, comunque non misurabile in termini puramente numerici. Ma è innegabile che l’incidenza del Volontariato nell’economia italiana è alta e in costante crescita: a livello nazionale, l’Istat ipotizza che l’impatto è stimabile in 10 miliardi di euro, pari a circa l’1% del PIL, di cui una fetta considerevole nella Sanità. Applicando il metodo VIVA (Volunteer Investment and Value Audit) per stimare la redditività dell’investimento nel Volontariato, risulta che per ogni euro investito se ne producono 12, che costituiscono l’utile della valorizzazione.
Tornando alla programmazione delle risorse di Vol.To, il calcolo è semplice: 2.775.293,06 euro moltiplicato per 12 arriva alla considerevole cifra di 33.303.516 euro come stima del valore economico assoluto del Volontariato nella provincia di Torino. Circa il 2.5% del bilancio del Comune di Torino. Più dello stipendio stagionale corrisposto dalla Juve a Cristiano Ronaldo.
La cifra erogata dal Vol.To per il non profit torinese cresce rispetto agli anni scorsi: la previsione 2018 (anno di profonda incertezza a causa della Riforma del Terzo Settore e dall’incertezza sui fondi a disposizione dei Centri di Servizio) si fermava a 1.923.197,65 euro, mentre nel 2017 e nel 2016 arrivava a quasi 2 milioni e mezzo di euro.
Più soldi per un numero maggiore di utenti. Nel 2019 potranno accreditarsi a Vol.To tutti gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro unico del Volontariato: dalle attuali 1.400 Organizzazioni di Volontariato accreditate si passa a un numero potenziale di circa 10.000 ETS nella provincia di Torino. Il Centro Servizi Vol.To si impegna a garantire a tutti i propri servizi con l’alto standard qualitativo raggiunto fino ad ora.
Scendendo nello specifico della “Programmazione e bilancio preventivo 2019”, 54.399 euro sono dedicati dall’Associazione Vol.To ai progetti europei, mentre il grosso della cifra – 2.270.893 euro – sono risorse per l’attività del CSV, di cui:
• 1.576.787 per i servizi di base (consulenze, centro stampa, ufficio stampa, sito web, supporti multimediali, spazi e locali, domiciliazione postale, attrezzature, automezzi, relatori, formatori);
• 351.483 per le iniziative del CSV (sportello orientamento, campagne ricerca Volontari, feste del Volontariato, tavoli di animazione territoriale, corsi di formazione per Volontari, sito web e newsletter, biblioteca, scuola e Volontariato);
• 243.331,16 per la progettazione sociale tramite bando.
Da segnalare l’aumento di circa 500 euro (più 50 per cento) all’anno per ciascun ETS riguardo all’affitto degli spazi, all’utilizzo di attrezzature e al noleggio di automezzi, nonché l’impegno nella formazione anche alla luce delle novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore.
Silvio Magliano, Presidente Vol.To:In un’epoca in cui tutto viene monetizzato, la gratuità del servizio offerto da ciascun Volontario, del tempo e delle capacità donate agli altri senza nulla volere in cambio, ha un valore rivoluzionario. Non per questo può essere sottovalutato il valore economico del Volontariato nel suo complesso, perché interi settori della macchina pubblica, a partire dalla sanità, non potrebbero sopravvivere senza, soprattutto in tempi di tagli e scarsità di risorse. Il Centro Servizi Vol.To erogherà nel 2019 2.775.293,06 euro agli Enti del Terzo Settore, generando un valore complessivo stimabile in 33 milioni di euro. Non tenerne conto è la scusa utilizzata dalla politica che non riesce a fare il suo mestiere, mentre noi vogliamo rivendicare il valore del Volontariato come servizio alla comunità nel suo insieme. A livello nazionale parliamo di 1% del Prodotto Interno Lordo, ma se da una valutazione prettamente economico si passasse – come stanno provando a fare tanti studiosi – a un indice che tenga conto anche della “felicità collettiva”, l’incidenza del Volontariato salirebbe a percentuali ben più importanti”.